I quasar continuano a presentare misteri per gli studiosi: oggetti luminosi simili a una stella, molto distanti ma decine di volte più luminosi di molte galassie. I ricercatori della Penn State University guidati da Nurten Filiz Ak e Niel Brandt hanno risolto il caso delle nuvole di gas scomparse.
Nello studio, pubblicato il primo ottobre su The Astrophysical Journa, vengono descritti 19 quasar su 582 le cui nuvole di gas sembrano essere sparite nel giro di pochi anni. Filiz Ak ha affermato: «Sappiamo che i quasar hanno strutture create da gas che si muovono ad alta velocità grazie ai cosiddetti ‘venti di quasar’ e sappiamo anche che queste strutture possono scomparire». Ma perché accade questo?
I quasar prendono la loro energia dai gas che cadono nei buchi neri al centro delle galassie: questi gas raggiungono altissime temperature e emettono una forte energia luminosa di colore rosso. Alcuni gas, però, non arrivano a cadere nel buco nero e sfuggono al controllo gravitazionale, spinti da forti “venti” provenienti dal centro del quasar, che possono raggiungere una velocità di migliaia di chilometri per secondo. «Questi venti – ha detto Niel Brandt – giocano un ruolo importante nel regolare l’attività del buco nero al centro del quasar, così come nella formazione stellare nella galassia circostante”.
I quasar sono circondati da nuvole giganti di gas ad altissime temperature che sfuggono al controllo del buco nero. Quando la luce emessa dal quasar attraversa queste nuvole nel suo cammino verso la Terra, una parte della luce viene assorbita a particolari lunghezze d’onda corrispondenti agli elementi tra le nuvole. In molti casi, però, questa nuova di gas sembra scomparire tra un’osservazione e l’altra dello stesso quasar.
Possono esserci diverse spiegazioni per la scomparsa delle nubi di gas, ma la più semplice e plausibile è che in alcuni quasar la nube di gas abbia subito una rotazione dall’ultima osservazione, e quindi non si trovi più lungo la linea di vista dalla Terra. Date le dimensioni considerevoli del campione di quasar studiato, il team è stato in grado di dare maggire forza a questa ipotesi «Siamo in grado di quantificare questo fenomeno», ha detto Ak. Quasi il 3% dei quasar mostrano nubi di gas che scompaiono nel corso di un triennio di rilevamenti effettuati con la Sloan Digital Sky Survey (SDSS). Secondo i ricercatori, in media la nube di gas di un quasar rimane visibile dalla Terra per un secolo, prima di venire “eclissata”.