Festeggia dieci anni con l’edizione che si apre oggi – e che proseguirà fino al 21 ottobre – Bergamoscienza, ormai uno dei più consolidati appuntamenti di comunicazione della scienza in Italia. La prima edizione si svolgeva infatti nel 2003, e da allora la manifestazione è cresciuta parecchio per ambizioni e qualità, come dimostra il fitto programma di quest’anno.
Si apre stasera con la serata inaugurale, che vede protagonisti il linguaggio, raccontato al Teatro Sociale in una conferenza- spettacolo, con musica e brani recitati dal linguista Andrea Moro, dal poeta Davide Rondoni e dallo scrittore Fabio Volo. Da lì in poi iniziano 16 giorni fitti di conferenze, con grandi nomi come i premi Nobel per la medicina Bruce Beutler, Linda Buck e James Dewey Watson, l’inventore del microchip Federico Faggin, il papà della pecora Dolly Ian WIlmut, il neuroscienziato Semir Zeki e molti altri. Il presidente dell’INAF Giovanni Bignami interverrà il 9 ottobre per la conferenza “che cosa resta da scoprire”, e di nuovo il 21 ottobre alla tavola rotonda “vivere nello spazio: desiderio e realtà”, che avrà tra i suoi ospiti anche John Brucato dell’Osservatorio di Arcetri dell’INAF.
Molte anche le mostre, le installazioni e i momenti musicali (il 21 si chiude con Enrico Rava e Kronos Quartet). E molte iniziative legate a spazio e astronomia, che già sabato 6 ottobre saranno grandi protagonisti con la giornata speciale “Space Day“, realizzata con la collaborazione di ASI (Agenzia Spaziale Italiana), ESA (European Space Agency) e NASA, e alla quale prenderà parte Pietro Ubertini Direttore dello IAPS-INAF di Roma. Per tutta la giornata di sabato si susseguiranno conferenze e tavole rotonde sui temi dell’esplorazione spaziale, dell’astrofisica e della cosmologia. Lo stesso giorno verrà inaugurata anche “More Space to Space“, una mostra interattiva alla scoperta dei segreti dell’Universo, che proseguirà fino alla conclusione del festival al convento di San Francesco.
L’INAF sarà ancora protagonista con l’installazione interattiva COSMOS, un percorso fatto di immagini spettacolari del cosmo e del sistema solare proiettate all’interno di una cupola nella centralissima Piazza della LIbertà, nella città bassa. Un’immersione multisensoriale nello spazio profondo alla scoperta dell’invisibile.
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