La missione NASA Radiation Belt Storm Probes (RBSP) ha un nuovo nome: e quale, se non Van Allen. Le sonde gemelle lanciate nello spazio lo scorso 30 agosto ora portano il nome del famoso fisico statunitense che scoprì le cinture radioattive che circondano la Terra, conosciute dal 1958 come le fasce di Van Allen.
«James Van Allen è stato un vero pionere dell’astrofisica», ha detto John Grunsfeld, astronauta e membro del consiglio di amministrazione della NASA’s Science Mission a Washington. «Le sue ricerce hanno spianato la strada per le successive esplorazioni dello spazio. Queste due sonde non solo onorano il suo nome ma onorano anche il suo contributo alla scienza». Van Allen è ricordato come il padre di 24 satelliti artificiali o missioni planetarie di cui fu Principal Investigator, tra cui Pioneer 10 e Pioneer 11.
Le sonde Van Allen, lanciate dalla base di Cape Canaveral in Florida, sono state costruite per aiutare i ricercatori a capire meglio la natura delle fasce di Van Allen, due gigantesche “ciambelle” di gas elettrificato che circondano la Terra. Queste fasce si trovano tra la cosiddetta orbita geostazionaria (quella dei satelliti per telecomunicazioni) e l’orbita bassa (quella della Stazione Spaziale Internazionale) e sono soggette agli effeti dei venti solari e dell’espulsione di massa coronale, che le fanno gonfiare drasticamente. Questo, a volte, può causare disturbi alle comunicazioni e ai satelliti GPS.
Le sonde sono ormai in orbita da più di due mesi e hanno già portato a casa risultati importanti, permettendo ai ricercatori di capire come costruire strumentazioni sempre più sicure e precise. I dati vengono raccolti da gruppi di strumenti progettati quali il Radiation Belt Storm Probes Ion Composition Experiment (RBSPICE), i Relativistic Electron Proton Telescope (REPT) e il The Relativistic Proton Spectrometer (RPS), egli otto Magnetic Electron Ion Spectrometers (MagEIS).
Le sonde rimarrando nell’orbita terrestre per due anni.
Per saperne di più:
- Guarda il video sul sito della NASA: CLICCA QUI
- Leggi le news su Media INAF: Già al lavoro le gemelle di van Allen e Alla scoperta delle fasce di van Allen