LO STRANO CASO DELLA STELLA PDS 70

Un asilo planetario

Ricercatori giapponesi e americani hanno scovato quello che sembra un intero sistema di esopianeti ancora nella loro infanzia attorno a una stella simile al Sole, PDS 70. Il suo disco protoplanetario di gas e detriti stellari sembra essere diviso in due da una zona vuota, causata dalla gravità di molti pianeti in fase di formazione.

     13/11/2012

A 460 anni luce da noi, gli astronomi hanno scoperto un disco protoplanetrio caratterizzato da uno strano spazio vuoto, probabilmente causato dalla presenza di molti nuovi esopianeti in via di formazione.

La stella attorno a cui orbitano questi giovani e piccoli pianeti è stata chiamata PDS 70, ha circa 10 milioni di anni ed è grande quasi come il Sole (circa il 90% della sua massa). Questa stella, osservata dall’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone, è particolare proprio perché il suo disco protoplanetrio (la struttura discoidale di gas e polveri che circonda alcune stelle) presenta un divario enorme, uno “spazio vuoto” scavato tra la polvere e il gas, che divide il disco in due. La gravità di  un singolo pianeta non basterebbe a risucchiare polveri e gas fino a produrre questo vuoto. Gli astronomi pensano piuttosto che la stella sia la madre di un interso sistema planetario in via di formazione. Anche il nostro Sistema solare è nato da un disco di materiale primordiale, ben 4,6 miliardi di anni fa.

I dischi protoplanetari sono, di solito, molto estesi (possono arrivara anche a 1000 unità astronomiche) e luminosi, quando si tratta di stelle enormi. In questo caso, il disco risulta essere più sottile e meno esteso (circa 140 unità astronomiche).

Con il Subaru Telescope situato in cima al vulcano Manua Kea, alle Hawaii, i ricercatori hanno studiato questa giovane stella e i suoi piccoli pianeti.  La raccolta dei dati è stata possibile grazie a diverse strumentazioni montate sopra il telescopio, come l’High Contrast Instrument for the Subaru Next Generation Adaptive Optics (HiCIAO), che ha permesso di indagare nel dettaglio all’interno del disco.

«Grazie all’uso congiunto del telescopio Subaro e dell’HiCIAO è stato possibile esplorare con cura i dischi attorno a questo tipo di stelle», ha detto Jun Hashimoto. L’osservazione di PDS 70 può aiutare i ricercatori a immaginare le sembianze del nostro sistema planetario ai suoi albori, durante la sua infanzia.

Il passo successivo sarà quello di studiare ogni singolo pianeta in questo nuovo sistema.

Riproduzione artisitca di PDS 70

 

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