A un osservatore distratto potrebbe proprio sembrare un’immagine satellitare del Nilo. Peccato che l’immagine venga dalla sonda Cassini, che l’ha ripresa non sulla Terra ma su Titano, la luna più grande di Saturno. Nei dati rimandati a Terra dalla missione NASA/ESA/ASI, i ricercatori hanno infatti individuato una vallata attraversata da un fiume, lungo quasi 400 chilometri. E’ la prima volta che è possibile fotografare un sistema fluviale così grande al di fuori della Terra.
L’immagine che vedete è stata scattata lo scorso 26 settembre, nella regione polare Nord di Titano, dove il fiume sfocia nela Mare Kraken, dalle dimensioni simili al Mediterraneo (il vero fiume Nilo scorre per 6700 chilometri ed è quindi molte volte più lungo).
Le strumentazioni radar hanno permesso di dedurre che si tratti di un vero e proprio fiume, un corso di idrocarburi allo stato liquido, che appare scuro lungo tutta la sua estensione e con una superficie liscia.
«Anche se ci sono alcuni brevi, locali meandri, la forma relativamente rettilinea della valle del fiume suggerisce che segua la traccia di una faglia, come fanno altri fiumi che scorrono lungo il margine meridionale dello stesso mare di Titano», dice Jani Radebaugh, della Brigham Young University e parte del team di radaristi di Cassini
«Tali faglie nella roccia di Titano potrebbero non produrre una vera tettonica a placche, come sulla Terra, ma potrebbero comunque portare alla creazione di bacini e, forse, alla formazione degli stessi mari giganti”.
Titano è l’unico altro corpo celeste conosciuto oltre alla Terra dove è possibile trovare stabilmente liquido sulla superficie. Mentre sulla Terra il ciclo idrologico si basa sull’ acqua, il ciclo equivalente di Titano si basa sugli idrocarburi come etano e metano. Come sulla Terra, anche su Titano i liquidi (in particolare il metano) sono in costante movimento.
Per saperne di più:
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