Protocollo di Intesa tra INAF e la Regione Autonoma della Sardegna quello firmato tra il presidente Giovanni Bignami e il vicepresidente della Regione Sardegna e assessore della Programmazione Giorgio La Spisa
Il Protocollo prevede il finanziamento di oltre 4 milioni di euro, di cui 1,5 stanziati dalla Regione Sardegna, destinati allo sviluppo scientifico, al trasferimento tecnologico, alla formazione e divulgazione in astrofisica e tecnologie relative. L’accordo prevede, tra l’altro, fondi per assicurare la piena funzionalità scientifica dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari e del Sardinia Radio Telescope, rappresentati questa mattina rispettivamente dal Direttore dell’Osservatorio di Cagliari Andrea Possenti e dal Direttore del progetto SRT Nichi D’Amico.
“La firma odierna” – dice l’assessore La Spisa – “è una conferma che la nostra isola può uscire dalla crisi e rilanciarsi puntando sulle eccellenze e non su obiettivi generici.”
“Siamo molto soddisfatti per la firma di questo Protocollo di Intesa.” – aggiunge Bignami – “Questa terra ha sempre dimostrato grande sensibilità verso l’innovazione e la ricerca. E’ la scommessa giusta da fare in un momento di crisi perché le stelle non tradiscono mai. Il cielo è lì da scoprire e lo stimolo che viene dalla necessità di capire come funziona l’Universo resta il sistema migliore per farci sviluppare nuove tecnologie.”
Una scommessa che l’Osservatorio di Cagliari non vuole perdere.
Il giorno precedente si è svolto un incontro pubblico nella suggestiva sala conferenze del Cento culturale Il Ghetto degli Ebrei, in via Santa Croce a Cagliari. Partendo dagli argomenti sviluppati nel libro “Il futuro spiegato ai ragazzi” (Mondadori, 2012) Giovanni Bignami e Cristina Bellon, coautrice del libro, hanno spiegato al pubblico presente in sala le scoperte scientifiche che avranno luogo nei prossimi 50 anni, da qui al prossimo passaggio della cometa di Halley.
- Molti gli argomenti trattati durante l’incontro. Le prossime sfide dell’astrofisica mondiale, ovviamente, dall’esplorazione umana del sistema solare, con una futura missione su Marte, fino alla ricerca di pianeti extrasolari potenzialmente interessanti per la ricerca di forme di vita extraterrestri, anche solo sotto forma di batteri o virus. Ma anche il potenziamento delle tecnologie biomediche e di quelle robotiche per la soluzione di malattie genetiche e il miglioramento della nostra vita quotidiana, e lo sviluppo delle tecnologie di connessione tra il nostro cervello e il computer.