Una cometa in cielo, soprattutto se luminosa tanto da vedersi bene ad occhio nudo, è uno spettacolo astronomico formidabile, uno dei più belli che il cielo stellato possa offrire. L’anno che è appena iniziato, per una particolare combinazione di eventi, sarà un anno decisamente ricco di questi eventi.
Di comete, nel nostro sistema solare, ce ne sono molte migliaia, forse milioni. La gran parte di queste si trova all’estremo limite del sistema planetario, in quella zona che va sotto il nome di Nube di Oort. Ogni tanto, a causa dell’effetto gravitazionale dei pianeti esterni, qualcuna di queste si allontana dal proprio equilibrio e si avventura all’interno del sistema solare, attratta dal Sole.
Questo nuovo anno inizia con una piccola e non molto luminosa cometa, la C/2012 K5, scoperta nel mese di maggio scorso attraverso il telescopio automatico Linear situato nel New Mexico. È passata al perielio il 29 novembre scorso e a dicembre era visibile prima dell’alba; si è poi spostata verso le costellazioni di Auriga e Toro ed è diventata visibile la sera; dovrebbe passare alla destra della costellazione di Orione a metà gennaio. Per osservarla occorre andare in una località piuttosto buia, possibilmente in collina o montagna, e utilizzare un piccolo telescopio di almeno 8-10 cm di diametro con un oculare a grande campo e basso ingrandimento (15-25x). Bisogna dotarsi di una cartina stellare dove poter identificarne con precisione la posizione.
A marzo potremo goderci lo spettacolo di una cometa visibile ad occhio nudo. Si tratta della C/2011 L4 (Panstarrs), scoperta nel Maggio 2011 dal telescopio Pan-STARRS (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System). Questa cometa ha la particolarità di avere una piccola distanza perielica: solo 0,3 UA e quindi dovrebbe diventare piuttosto luminosa raggiungendo la magnitudine apparente di -0.5, luminosa cioè quanto le più luminose stelle del cielo. La massima luminosità sarà raggiunta tra il giorno prima e quello successivo al passaggio al perielio, il 10 marzo. Sarà dapprima ben visibile dall’emisfero australe, quindi, in seguito, la sera da quello boreale, in un periodo circa compreso tra il 9 marzo fino a metà aprile 2013. Qualcuno già la chiama la cometa di Pasqua. Per osservarla sarà bene utilizzare un binocolo, che consentirà di vedere i dettagli del nucleo e della coda. Anche in questo caso sarà meglio allontanarsi dalle luci delle città più grandi.
In un crescendo rossiniano, da agosto potremo osservare la cometa C/2012 S1 (ISON), che dovrebbe diventare luminosissima. È stata scoperta il 21 settembre 2012 da due astrofili bielorussi con il telescopio dell’International Scientific Optical Network (da cui l’acronimo ISON associato alla sigla). Anche la ISON come la Panstarrs è una cometa aperiodica, proveniente quindi dalla Nube di Oort, e dovrebbe avere un perielio piccolissimo di sole 0,012 UA. In agosto dovrebbe essere visibile con un piccolo telescopio o un binocolo e da fine ottobre dovrebbe essere visibile a occhio nudo, rimanendo osservabile fino a metà gennaio 2014. Il perielio si verificherà il 28 novembre e intorno a questa data le previsioni attuali valutano che la magnitudine potrebbe raggiungere addirittura la -13, più luminosa della Luna!! Sarà sempre visibile nell’emisfero boreale: potrebbe essere un grande spettacolo, superiore alla memorabile Hale-Bopp del 1997!
Le comete sono degli oggetti astronomici relativamente piccoli, fino a qualche decina di chilometri di diametro. Simili ad asteroidi, a differenza di questi, sono formate prevalentemente da biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati e misti a polveri. Quando si avvicinano al Sole, riscaldandosi in superficie, si verifica la sublimazione delle sostanze ghiacciate che provocano la formazione della chioma e della coda. Spinta dal vento solare, la coda, anzi le code, quella di polveri e quella di ioni, si pongono in posizione antisolare, orientandosi in direzione opposta a quella del Sole. Possono diventare estesissime, milioni di chilometri.
La cometa ISON ci potrà far assistere ad un altro bellissimo fenomeno ad essa collegato. Questa cometa attraverserà l’orbita della Terra il prossimo 16 gennaio lasciando una scia formata da una gran quantità di polveri e piccole pietre. Non vuol dire che passerà vicino alla Terra, ma solo che si intersecherà cone la “strada” che il nostro pianeta percorre durante un anno. E cosi, 12 mesi dopo, il 16 gennaio 2014, quando la Terra ripercorrerà quel tratto di “strada” dove la cometa ISON dovrebbe aver lasciato le sue polveri, potrebbe essere visibile una bella pioggia di stelle cadenti.
Desidero infine segnalare un altro spettacolo della Natura molto particolare. Durante i brevi attimi in cui la Luna eclisserà il Sole il prossimo 3 novembre, fenomeno visibile solo in Centro Africa (Gabon, Congo e Uganda), sarà possibile osservare, nel cielo buio di un Sole nero eclissato dalla Luna, la cometa ISON! Bisognerà organizzarsi e andare a caccia di questa spettacolare congiunzione astrale!
Il 2013 si annuncia un anno particolarmente ricco di eventi astronomici! Seguiamoli e avviciniamoci a questa meravigliosa scienza!