ECCO COME IL SATELLITE INFLUENZA GIOVE

Io, il signore delle aurore

Le eruzioni vulcaniche della luna gioviana determinano l'andamento dell'attività aurorale del pianeta gigante. Sono le conclusioni di un lavoro realizzato da un team di scienziati e pubblicate in un articolo nell'ultimo numero della rivista Geophysical Research Letters.

     29/01/2013

IoMoonVolcanoPensavate che aurore fossero solo una prerogativa della Terra? In realtà questi fenomeni sono stati osservati anche in altri pianeti del Sistema solare e proprio un recente studio ne ha trovato tracce evidenti anche attorno ad altre stelle. Ma, seppure il meccanismo fisico che le produce è lo stesso per tutti, profondamente diverse sono le condizioni ambientali che innescano questi spettacolari fenomeni. Sulla Terra, per esempio, le aurore vengono ad “accendersi” per l’interazione delle particelle solari con il campo magnetico planetario. È dunque l’attività della nostra stella a governare principalmente la frequenza e l’intensità di questi fenomeni: non a caso, le aurore sono più frequenti ed estese proprio nei periodi in cui il Sole è più “turbolento”. Su Giove, invece,  le cose sono decisamente più complesse. E un ruolo determinante nella variazione dell’attività della sua magnetosfera, e quindi della produzione delle aurore, sarebbe l’attività vulcanica di Io, il più interno dei satelliti medicei del pianeta, scoperti da Galileo nel 1610. A queste conclusioni è giunto un gruppo di ricercatori guidati da Mizuki Yoneda della Tohoku University di Sendai, in Giappone, che ha presentato i risultati del suo studio in un articolo della rivista Geophysical Research Letters.

Ma come possono i vulcani di un satellite che ha le dimensioni della nostra Luna influenzare in modo così determinante il più grande pianeta del Sistema solare? Tutto nasce dai vulcani di Io, che eruttano poderosi getti di gas, gran parte dei quali sfuggono al suo campo gravitazionale e vanno ad alimentare una enorme “ciambella” di particelle ionizzate che si trova attorno al pianeta. Questa struttura a sua volta interagisce con il campo magnetico di Giove, e può influenzarne la sua attività aurorale al variare delle sue dimensioni e della quantità di materia in essa contenuta. Per verificare queste previsioni, i ricercatori hanno analizzato le osservazioni compiute da Terra e dallo spazio di uno degli elementi chimici presenti in questo anello di particelle, ovvero il sodio. In particolare, i dati raccolti nel maggio del 2007 indicano un aumento significativo di sodio attorno a Giove dovuto a un periodo di intensa attività vulcanica su Io. Poco dopo questo incremento, è stata notata una sensibile diminuzione dell’emissione radio nella banda ettometrica (HOM) proveniente dal pianeta, indice di una attività aurorale indebolita. Per gli scienziati i due comportamenti sarebbero tra loro legati da una relazione  di causa-effetto. Insomma, nel Sistema solare non tutte le eruzioni sembrano portare gli stessi effetti. Se quelle solari accendono le aurore sulla Terra, quelle di Io le spengono su Giove.