Fra poco più di due settimane un asteroide farà visita alla Terra. Si tratta di 2012-DA14, un pezzo di roccia di circa 50 metri per 130mila tonnellate , che dovrebbe avvicinarsi al nostro pianeta il 15 febbraio prossimo, viaggiando a una velocità di circa 8km/s.
Sarà come una carezza: passerà ad appena 27680 chilometri dalla superficie terrestre, scendendo quindi al di sotto dell’orbita dei satelliti geostazionari (quelli di telecomunicazioni ad esempio), che si trovano a circa 36 mila chilometri di quota.
Gli scienziati e gli astronomi sono sicuri che la roccia non toccherà la Terra: «2012-DA14 non si schianterà sulla Terra», rassicura Don Yeomans, ricercatore dei NEO (Near-Earth Object) al Jet Propulsion Laboratory della NASA. Yeomans fa notare, comunque, che la distanza ravvicinata a cui arriverà l’asteroide è già un record.
L’osservazione degli asteroidi e il controllo delle loro traiettorie, sta amplificandosi con il miglioramento delle tecnologie, che permettono di osservare oggetti sempre più piccoli e calcolarne la traiettoria con sempre maggiore precisione. E anche in Italia sta nascendo un centro di raccolta dati, come ci spiega Claudio Portelli, Responsabile ASI per i detriti spaziali e il controllo degli asteroidi: “Il centro europeo di raccolta e processamento dei dati osservati sui Near Earth Object è ormai operativo all’ESRIN. Tale scelta ESA dipende da due fattori: la decisione della delegazione italiana in ESA sul programma SSA ( Space Situational Awareness ) e l’impegno finanziario nazionale deciso alla precedente ministeriale del 2008 e confermata anche nel 2012 a Napoli. Ad aprile 2013 il NEO Data Centre dovrebbe essere inaugurato e cosi si aggiungerà al famoso Minor Planet Centre USA duplicandone alcune funzioni”.
Portelli sottolinea anche come “l’Italia abbia anche un’eccellenza a Pisa che andava tenuta in debito conto : quella di ricostruire le traiettorie degli asteroidi a partire dalle cosiddette ‘traccie’ registrate con telescopi che osservano il cielo notturno”.
Il passaggio dell’asteroide sarà visibile nel cielo a partire dalle 20:26 (ora italiana – 19:26 UTC), ma non a occhio nudo, ma dovrebbe bastare un binocolo. Per gli italiani l’appuntamento è verso le 23. Il transito sarà controllato dagli osservatori radar, per studiarne la forma, le misure e la traiettoria.
Per saperne di più:
httpvh://youtu.be/GwidzVHvbGI