Si sta allontanando precipitosamente da noi, a quasi 200.000 chilometri l’ora, ma gli astronomi giurano che non è certo colpa nostra, è una semplice combinazione di traiettorie. La “stella in fuga” è Aldebaran, la più luminosa della costellazione del Toro, splendido astro di color arancione che brilla in queste sere di febbraio, verso ovest. Aldebaran, che è anche una tra le stelle più luminose in assoluto dei nostri cieli, occupando la quattordicesima posizione assoluta, è una gigante dalla massa quasi doppia del Sole e con un diametro circa quaranta volte maggiore. Seppure la temperatura alla superficie di Aldebaran sia di ‘soli’ si fa per dire, 4.000 kelvin , l’astro emette 400 volte più luce del nostro Sole. Il fatto che si stia allontanando dalla Terra con una velocità così elevata ha permesso all’astronomo inglese Edmond Halley di confermare per la prima volta nel 1718 quello che da qualche secolo era più di un semplice dubbio. E cioè cioè che la posizione delle stelle in cielo non fosse così immutabile, ultimo caposaldo della teoria aristotelico-tolemaica già da tempo abbandonata. Halley confrontò le misurazioni della sua epoca di Aldebaran , Sirio e Arturo con quelle riportate nel catalogo di Ipparco, realizzato quasi due millenni prima. Da questa indagine scoprì che Aldebaran in quell’intervallo di tempo si era spostata nel cielo di un quarto del diametro apparente della Luna. Oggi Aldebaran si trova a circa 66 anni luce da noi, ma nel passato doveva essere molto più vicina, e quindi più luminosa. Secondo i calcoli effettuati da Jocelyn Tomkin, astronomo dell’università del Texas, Aldebaran tra 400.000 e 200.000 anni fa è stata la stella più brillante del nostro cielo, addirittura più di quanto non lo sia oggi Sirio.
Se volete individuare con facilità Aldebaran nel cielo notturno di febbraio e conoscere le costellazioni e i pianeti visibili in questo mese, guardate il video qui sotto.