L’immagine è stata ottenuta con la somma di sei pose in banda I, ciascuna con esposizione di 30 sec per un totale di 180 sec, fatte il 15 febbraio a partire dalle 22 UT (23 ora locale).
L’immagine, che come descritto è la somma di sei esposizioni uguali di 30 secondi ciascuna, rivela già ad un primo sguardo alcune caratteristiche importanti di quest’oggetto. In primo luogo il rapidissimo movimento (circa 28000 km/h) che si rivela nella scia allungata che esso descrive sulla sfera celeste. I brevi trattini, ove la traccia si interrompe, sono dovuti alla chiusura dell’otturatore tra una posa e la successiva. La sua rotazione attorno al proprio asse, riconoscibile dalla diversa intensità del tracciato. La sua accelerazione riconoscibile dalla diversa lunghezza del trattino in esposizioni di uguale durata.
Il telescopio Schmidt 67/92 di INAF – Osservatorio Astronomico di Padova è situato a Cima Ekar, una altura sopra l’altopiano di Asiago ed è uno strumento a grande campo, quindi particolarmente adatto alla scoperta di oggetti variabili, nella nostra galassia e in galassie lontane (novae e supernovae), ma anche nel sistema solare (asteroidi e comete). Attualmente è un telescopio controllato in remoto e fortemente utilizzato anche per la divulgazione.
La camera CCD che è montata al telescopio è stata donata dai Rotary Club Vicentini, nel 2009, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Astronomia.