“Grazie alla nuova tecnologia sarà possibile scoprire nuovi mondi, sorvolare pianeti osservando da vicino spettacolari dettagli 3D del terreno, seguire satelliti e sonde spaziali a spasso per il cosmo e ammirare un cielo notturno sempre più realistico”. Così il presidente del Parco Astronomico INFINI.TO, Attilio Ferrari, ha commentato l’inaugurazione del nuovo planetario che riaprirà domenica 17 marzo al pubblico con uno spettacolo tutto nuovo “Le Stelle di Atlantide”.
Il nuovo sistema di proiezione installato al planetario, utilizza grafica digitale computerizzata tecnologicamente d’avanguardia: Digistar5, prodotto dalla ditta americana Evans & Sutherland ed è il sistema digitale fulldome più avanzato al mondo.
Il Digistar5 impiega una tecnologia altamente flessibile che consente di personalizzare in tempo reale gli spettacoli astronomici adattandoli a diverse tipologie di pubblico. Grazie a questa tecnologia e con l’impiego del Digital Sky, una base dati del cielo costruita sulle osservazioni dei maggiori telescopi da Terra e dallo spazio, è possibile sorvolare Sole e pianeti, osservando da vicino spettacolari dettagli tridimensionali, seguire satelliti e sonde spaziali, avvicinarsi ad ammassi stellari e galassie lontane, andare virtualmente a “spasso” per il cosmo e viaggiare nel tempo fino all’inizio del Big-Bang.
L’installazione del nuovo planetario digitale è stata realizzata grazie a fondi POR-FESR, messi a disposizione dalla Regione, e da un generoso cofinanziamento della Compagnia di San Paolo. Nonostante il periodo di ristrettezze economiche, le istituzioni che gestiscono Infini.to, che includono a fianco della Regione Piemonte, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’Università di Torino, il Comune di Pino Torinese e la Provincia di Torino, e i sostenitori che includono, oltre alla Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT, Finmeccanica, MIUR, Banca d’Italia, Camera di Commercio, BasicNet, Thales Alenia Space, continuano ad investire in questo strumento di cultura scientifica che svolge un compito di grande ritorno didattico e divulgativo. Gli oltre 45 mila visitatori all’anno sono la testimonianza dell’alto livello di competenza e preparazione del personale del Planetario, grazie anche alla fattiva collaborazione con l’Osservatorio Astrofisico di Torino dell’INAF e l’Università, che consente di mantenere l’aggiornamento costante della qualità di conoscenze in un campo
“Il Planetario – afferma Michele Coppola, assessore alla Cultura della Regione Piemonte – rappresenta una eccellenza tra i poli scientifici del nostro paese, un vero e proprio punto di riferimento anche per la didattica. Per questo fin dall’inizio, come Regione Piemonte abbiamo deciso di ribadire il nostro impegno economico e ci siamo attivati per la salvaguardia dell’attività e per lo sviluppo dei progetti futuri, anche perché occorre rafforzare la vocazione dei giovani verso le materie scientifiche e il Planetario può essere una testimonianza concreta di questo impegno”.