La nuova “preda” del telescopio della Nasa Hubble è una galassia Starburst (“esplosione stellare) chiamata così per il ritmo a cui si formano nuove stelle al suo interno) dalla curiosa forma che ricorda quella di un sottile e scintillante amo da pesca. Un modo in cui gli astronomi sondano la natura e la struttura di galassie come questa è osservando il comportamento delle polveri e i componenti gassosi, in particolare, l’emissione Lyman-alpha. Questa si verifica quando gli elettroni all’interno di un atomo di idrogeno passano da un livello energetico superiore ad uno inferiore, ed emettono luce. Tale emissione è interessante perché questa luce esce dalla galassia solo dopo essersi ampiament diffusa tra i gas. Questa luce può essere quindi utilizzata come una sonda che permette agli scienziati di capire di cosa è composta una galassia.
Lo studio di questa emissione Lyman-alpha è comune in galassie molto distanti, ma ora uno studio denominato LARS (Lyman Alpha Reference Sample) sta indagando lo stesso effetto nelle galassie più vicine. Gli astronomi hanno scelto quattordici galassie, compresa questa, e usato la spettroscopia per vedere cosa succede al loro interno. Essi hanno scoperto che questi fotoni Lyman-alpha possono viaggiare molto di più se all’interno della galassia c’è una quantità di polvere bassa, il che significa che gli scienziati possono usare questa emissione per dedurre la quantità polverosa della galassia e quindi capirne le origini.