Palomar 2 è unico sotto molti punti di vista, al punto da rappresentare l’eccezione che conferma la regola. È infatti l’unico ammasso globulare visibile in questa parte del cielo, la costellazione settentrionale dell‘Auriga. Fa parte di un gruppo di 15 ammassi, i “Palomar clusters”, scoperti molto tardi perché molto deboli: o perché ben nascosti dietro coltri di polvere, o per il basso numero di stelle rimanenti.
Gli ammassi globulari orbitano attorno al centro di una galassia come la Via Lattea allo stesso modo in cui i satelliti orbitano intorno alla Terra. Questo significa che, normalmente, si trovano più vicini al centro galattico rispetto a noi, e così li vediamo sempre lì nella stessa regione del cielo. Palomar 2 è un’eccezione anche a questa regola, in quanto si trova circa cinque volte più lontano dal centro della Via Lattea rispetto ad altri ammassi. Ma non è tutto: si trova infatti nella direzione opposta, più lontano rispetto alla Terra, ed è quindi classificato come ammasso globulare dell’alone esterno.
A rendere Palomar 2 diverso dagli altri ammassi globulari c’è anche la sua oscurità apparente. Oscurità dovuta a un velo di polvere che smorza la luminosità delle stelle che ne fanno parte, facendo così apparire Palomar 2 come una debole raffica di luce stellare. La splendida immagine è stata scattata dallo Hubble Space Telescope di NASA ed ESA, e mostra Palomar 2 con una qualità che sarebbe impensabile per un telescopio terrestre. Fra gli appassionati che dispongono di grandi telescopi, riuscire a osservare tutti e 15 gli ammassi globulari Palomar, così ben nascosti e oscurati come sono, è ormai diventata una classica sfida.