È Ilaria Zanardi la vincitrice dell’edizione italiana di Famelab 2013, svoltasi a Perugia alla sala dei Notari. Zanardi, che proveniva dalla selezione locale di Genova, e ha dedicato la sua esibizione ai sensi (i cinque canonici più gli altri) ha avuto la meglio sui 13 finalisti provenienti dalle sette selezioni svoltesi anche a Genova, Trento, Trieste, Bologna, Ancona, Perugia e Roma.
Seguendo il format che è il marchio di fabbrica di Famelab (tre minuti, niente immagini o filmati, al massimo piccoli oggetti di uso comune) i 13 concorrenti hanno spaziato su tutti i campi della scienza: dall’uso di strumenti nelle scimmie alla neurobiologia dell’invidia; dallo studio degli asteroidi alle cellule staminali; dagli organismi estremofili alla genetica dell’omosessualità.
A metà serata c’è stato anche tempo per un collegamento con Napoli, da dove AnneMarie Bruyas, responsabile delle relazioni internazionali della Fondazione Città della Scienza, ha ricordato la campagna di sensibilizzazione per la ricostruzione di Città della Scienza, distrutta da un incendio lo scorso marzo.
A decretare il vincitore una giuria composta da Frank Burnett (fondatore del Festival della Scienza di Cheltenham) Cristina Mecucci (medico, docente all’Università di Perugia) Vittorio Loreto (fisico dell’Università La Sapienza di Roma) e Silvia Bencivelli (giornalista scientifica freelance).
Se alla fine Zanardi è risultata vincitrice assoluta, a Simone Kodermaz (già vincitore della selezione locale di Trieste) è andato il premio speciale per la migliore presentazione di fisica e astronomia, assegnato congiuntamente da INAF e INFN sulla base delle esibizioni registrare durante le selezioni locali (la sua esibizione è visibile su YouTube sul canale FameLab Italy).
Ilaria Zanardi andrà ora a sfidare i vincitori delle altre edizioni nazionali a Cheltenham, a giugno, per la finale internazionale di FameLab.