PAOLO è pienamente operativo e offerto all’uso dell’intera comunità astrofisica. No non è uno scherzo. Si tratta del Polarimeter Add-On for the LRS Optics, uno strumento in grado di compiere misure di polarizzazione in ottico installato al Telescopio Nazionale Galileo, situato sull’isola di La Palma dell’arcipelago della Canarie e realizzato da un gruppo di ricercatori dell’INAF guidati da Stefano Covino, dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Brera, ed Emilio Molinari, direttore dell’INAF/TNG.
“L’importanza dello studio della polarizzazione della luce è sottolineata anche nei testi scolastici di fisica” spiega Stefano Covino. “Ed in effetti in astrofisica studi di polarizzazione sono cruciali in diversi settori. In sostanza, si tratta di estrarre dalla radiazione elettromagnetica proveniente dai corpi celesti non solo le informazioni legate all’intensità della radiazione stessa, ma anche dati legati a concetti un po’ più complessi che sono il piano di vibrazione e fase della stessa. Questi parametri sono, per esempio, preziosi indicatori del processo di emissione che ha generato la radiazione, ma anche della geometria della regione emittente. E questo anche a distanze dove in nessun caso con le tecnologie attuali, e futuribili, è pensabile ottenere informazioni spaziali”.
Questa ricchezza di informazioni, tuttavia, richiede strumentazione e tecniche di analisi apposite, che appunto PAOLO rappresenta, come rappresenta non solo un acronimo, ma anche il riconoscimento che il Direttore dell’Osservatorio di Brera Giovanni Pareschi ha voluto dare al grande contributo al settore della strumentazione astrofisica di Paolo Conconi, prima astrofisico in forza all’Osservatorio di Brera e ora in pensione.
Prime importanti applicazioni di PAOLO hanno visto lo studio ad alta frequenza temporale della variazione della polarizzazione di una classe di galassie attive note come blazar. Si tratta in pratica di seguire per diverse ore ininterrottamente alcune di queste sorgenti, caratterizzate dall’emissione di un potente getto a velocità relativistiche grosso modo nella direzione dell’osservatore. Grazie all’ampia area di raccolta di TNG è possibile ottenere informazioni in tempi molti brevi e quindi studiare variazioni su tempi scala di pochi minuti.
Il progetto PAOLO ha visto la partecipazione di personale delle sedi INAF di Brera (Milano), TNG, Catania e Padova, e delle Università di Catania ed Insubria