AL VIA IL CONGRESSO UAI

Astrofili, tutti a Tradate!

La Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate nella località lombarda ospita il 46esimo congresso dell'Unione Astrofili Italiani, dal 24 al 26 maggio. Stasera la lectio magistralis di Patrizia Caraveo (INAF).

     24/05/2013

LogoUAI_3D_bÈ iniziato oggi l’annuale Congresso dell’Unione Astrofili Italiani . Quest’anno è organizzato a Tradate (Varese) dalla Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate M13 (FOAM13), una delle più attive organizzazioni di divulgazione astronomica e ricerca amatoriale italiane.

Siamo giunti al Congresso UAI n. 46 e in questi lunghi anni le attività di un astrofilo si sono andate modificando e adattando all’evoluzione tecnologica in maniera sorprendente. A qualche anno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’astrofilo era un isolato, spesso autocostruttore del proprio telescopio. Osservava spesso ad occhio nudo e solo pochissimi si avventuravano nella fotografia astronomica o, addirittura, arrivavano ad utilizzare i primi fotomoltiplicatori per registrare l’intensità luminosa di qualche luminosa stella variabile. C’erano poco più di venti gruppi di astrofili sparsi in tutta Italia. I Congressi UAI, anche allora molto partecipati, segnavano un momento di confronto importantissimo soprattutto per i giovani che, come me, volevano intraprendere qualche attività di ricerca. Oggi, soprattutto con il perfezionamento dei telescopi commerciali e con l’avvento delle tecniche di ripresa digitali, l’astrofilo riesce a realizzare immagini e sviluppare attività di ricerca di elevato livello professionale, spesso in collaborazione con astronomi o in diretto contatto con gruppi di ricerca all’estero. E gli astrofili, oggi non più isolati, non solo per l’enorme espansione della comunicazione per mezzo del Web, ma anche per la grande diffusione delle associazioni di astrofili presenti in ogni angolo del Paese, riescono a coltivare la propria passione in maniera molto più profonda e articolata. Da questa realtà in grande movimento e cambiamento sono nate negli anni attività che erano prima quasi del tutto trascurate come la didattica nelle scuole, la divulgazione al grande pubblico, la lotta agli inquinamenti, sia luminoso sia culturale a cui spesso siamo costretti ad assistere.

L’UAI ha saputo in questi anni comprendere e spesso anticipare i cambiamenti, proporli ai propri soci, adeguare la propria organizzazione al mutate necessità e ampliare la propria base sociale. Oggi all’UAI partecipano oltre 200 associazioni di astrofili locali e oltre un migliaio di soci singoli.

Il Congresso UAI di quest’anno è, per la prima volta nella storia, collocato temporalmente in primavera e non a Settembre come tradizionalmente è sempre stato. Questo cambiamento, dovuto principalmente a questioni organizzative e amministrative, porterà nuovo impulso all’Associazione che potrà meglio programmare lungo l’arco dell’anno le proprie attività sociali.

I momenti più significativi del Congresso saranno la Lectio Magistralis di Patrizia Caraveo (Direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano) che si svolgerà stasera venerdì 24 Maggio e che avrà come titolo “Alla scoperta del cielo invisibile”; e il conferimento del “Premio G.B. Lacchini” a Piero Bianucci, uno dei più noti scrittori e giornalisti scientifici italiani, e la relativa conferenza che si terrà la sera di sabato 25 Maggio. Nei tre giorni del Congresso sono previste oltre quaranta relazioni scientifiche che vanno dall’archeoastronomia alla didattica, dalla divulgazione al progetto SETI, dall’osservazione del Sistema Solare agli aspetti più strumentali e tecnici, dall’inquinamento luminoso all’astronautica, fino a giungere all’astronomia galattica ed extragalattica. Si alterneranno a parlare illustri astronomi e  numerosi astrofili provenienti da tutte le parti d’Italia. Momenti di particolare interesse sociale saranno la Conferenza dell’Associazionismo Astrofilo, dove si parlerà specificamente di come migliorare le reti di collaborazione già esistenti tra le associazioni e gli Osservatori amatoriali, e dei progetti di ricerca approvati dal Ministero dell’Istruzione e Ricerca. La riunione delle Sezioni di Ricerca consentirà di valutare lo stato attuale e programmare un miglior funzionamento di questi fondamentali organi di coordinamento all’interno dell’associazione. L’Assemblea dei Soci, che si svolgerà sabato pomeriggio, avrà il compito di eleggere i nuovi organi sociali. Non sono previsti grossi cambiamenti ai vertici UAI, mentre c’è un folto gruppo di candidati consiglieri che intende darsi da fare per ulteriormente migliorare le attività dell’Associazione.

Non mi resta che augurare lunga vita all’Unione Astrofili Italiani e uno sviluppo armonico di tutte le attività. Una UAI forte e ben presente su tutto il territorio e sui media favorisce una migliore diffusione dell’astronomia nelle scuole e tra i cittadini e consente di coltivare al meglio la propria passione.