Nonostante abbia solo un anno di vita, il satellite della NASA NuSTAR, è in constante allerta al fine di monitorare i fenomeni più turbulenti ed energetici dell’ Universo. Nel corso degli ultimi mesi alcuni eventi hanno destato particolare attenzione e sono stati oggetto di osservazioni ripetute da parte di NuSTAR.
Il Blazar Markarian 421 si è mostrato particolarmente attivo nei primi giorni dello scorso Aprile. Il flusso di radiazione X ha raggiunto un livello 50 volte superiore a quello tipico, raggiungendo una luminosità mai osservata in precedenza. II blazars sono Nuclei di Galassie Attivi in cui getti di materia e radiazione vengono espulsi a grande velocità da zone molte vicine al buco nero centrale.
In questa classe di oggetti il getto punta verso l’osservatore e pertanto si assiste a fenomeni di amplificazione relativistica della luminosità e della velocita apparante del getto. Osservazioni ripetute di NuSTAR e di altri satelliti quali Swift e Fermi nella banda X e gamma permetteranno di capire i fenomeni che avvengono in prossimità del buco nero e in particolare quelli che riguardano l’accelerazione di particelle a velocità relativistiche.
Verso la fine di Aprile, a seguito di un allerta lanciata dal satellite Swift, NuSTAR ha osservato un fenomeno di radiazione X molto intenso in direzione del centro della nostra Galassia. A differenza di precedenti fenomeni transienti, quello osservato da NuSTAR si è rivelato particolarmente lungo (decine di ore). Grazie alla risoluzione spaziale delle ottiche di NuSTAR è stato possibile associare il fenomeno a una stella di neutroni con un campo magnetico estremamente intenso e denominata magnetar.
Oltre a seguire gli eventi piu spettacolari NuSTAR ha compiuto centinaia di osservazioni di diverse classi di sorgenti celesti nella banda dei raggi X energetici. La caratterizzazione dello spettro di alta energia di Galassie attive nell’universo locale che ha permesso di studiare i fenomeni di assorbimento e di riflessione della radiazione da parte di materia molto densa, presumibilmente il disco di accrescimento, nelle vicinanze del buco nero centrale nonche di evidenziare fenomeni associati ad effetti di relativita generale.
Un ulteriore investimento significativo di tempo di osservazione è stato dedicato a survey profonde di zone di cielo oggetto di survey profonde con telescopi da terra e dallo spazio alla ricerca di buchi neri in galassie lontane. Tali oggetti sono predetti da diversi modelli e considerazioni teoriche ma finora sono rimasti elusivi a causa del forte oscuramento che assorbe la radiazione di bassa energia. Le osservazioni NUSTAR permetteranno quindi di rivelare questi buchi neri e fornire test decisivi sulla loro evoluzione.
Note: Il satellite NuSTAR è realizzato dalla NASA in collaborazione con un consorzio di istituti americani guidato dal Principal Investigator Fiona Harrison del California Institute of Technology. L’Italia partecipa fornendo supporto alle operazioni in orbita tramite la base di Malindi (ASI), e il software di analisi scientifica dei dati prodotto dall’ASI Science Data Centre (ASDC). Contribuisce inoltre alla calibrazione e all’interpretazione scientifica dei dati con un team di scienziati appartenenti a diversi istituti scientifici nazionali.