A vederla da questa immagine, sembra quasi che la galassia Messier 61 si sia messa in posa per farsi ritrarre in tutta la sua bellezza dal telescopio spaziale Hubble e dalla sua Wide Field Camera 2. In realtà la sua disposizione, su un piano quasi esattamente perpendicolare alla nostra linea di vista, è assolutamente fortuita. Voluta o no, rimane comunque uno dei soggetti più ‘fotogenici’ che il telescopio spaziale abbia mai ripreso nella sua lunga attività. Anche nota come NGC 4303, la galassia a spirale si trova a circa 55 milioni di anni luce da noi e possiede più o meno le dimensioni della Via Lattea, misurando 100.000 anni luce da un estremo all’altro. Messier 61 detiene un record particolare: è una delle galassie dove sono state osservate più supernovae. Gli astronomi ne hanno scoperte finora 6, lo stesso numero di M83. Solo NGC 6946 è risultata più prolifica, con 9 supernovae esplose.
Nell’immagine sono visibili con un grande livello di dettaglio i suoi bracci che si avvolgono fino nelle regioni centrali della galassia, dove formano una spirale più piccola e brillante. Nelle zone più esterne invece, attorno a questi bracci sono disseminate regioni brillanti di colore bluastro, dove da dense e calde nubi di gas si stanno formando nuove stelle. Messier 61 è uno dei membri del cosiddetto Ammasso della Vergine, un massiccio gruppo di galassie che si trova in direzione dell’omonima costellazione. Gli ammassi di galassie sono le strutture più grandi che si possono trovare nell’universo, tenuti insieme dalle reciproche forze di attrazione gravitazionali che esercita ciascun componente sugli altri. L’Ammasso della Vergine conta più di 1300 galassie e costituisce la regione centrale del Superammasso Locale, un insieme ancor più grande di galassie.