Tre sembra proprio il numero più adatto a descrivere questa splendida nebulosa che si trova in direzione della costellazione del Sagittario, a circa 5.000 anni luce da noi. Intanto il suo nome, Trifida appunto, deriva dalle striature scure che si dipartono dal suo centro e che la tagliano idealmente in tre parti. Ma per gli astrofisici, tre sono anche le diverse tipologie di nebulose che si concentrano nella sua regione.
La Trifida è una fucina dove stanno formandosi nuove stelle: quelle che già si sono accese al suo interno sono quasi tutte caldissime e luminosissime, così la loro radiazione investe il gas della nebulosa, principalmente composto di idrogeno, che viene così riscaldato ed eccitato, emettendo luce rossastra ben visibile nella sua regione centrale. Questo è il primo tipo di nebulosa. Il secondo si individua nella zona di colore blu ad essa vicina, dove è presente un banco di gas e polveri che riflette la radiazione stellare proveniente principalmente da stelle giovani e calde. Questo particolare, unito al fatto che i grani di polvere e le molecole ridiffondono la luce blu più efficacemente della rossa – lo stesso fenomeno che dona al nostro cielo la sua tipica colorazione – rende azzurra questa parte della nebulosa Trifida. L’ultimo tipo compete alle bande scure che invece solcano la nebulosa, caratteristica da cui deriva il suo nome. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, quelle striature non sono zone prive di materia, anzi. Lì polveri e gas sono più densi che nelle regioni circostanti e infatti stanno addensandosi globuli di materia che con il tempo diventeranno sempre più massicci, accendendosi poi come nuove stelle.
Volete individuare facilmente la nebulosa Trifida, le costellazioni e i pianeti visibili nel cielo notturno di luglio? Allora non vi resta che guardare il video qui sotto.
httpvh://youtu.be/mLouodGNgT4