Sarà anche perché parla russo che la principale Università di Mosca ha deciso di nominare Professore Honoris Causa in Astrofisica, Giovanni Fabrizio Bignami. L’università statale Lomonosov è la più antica (fu fondata dall’imperatrice Elisabetta di Russia nel 1775) e più importante università della Russia. In precedenza stesso titolo era stato assegnato ad un altro astrofisico italiano, Massimo Capaccioli, componente del CdA dell’INAF.
Non era però quello il principale obiettivo della visita moscovita del Presidente dell’INAF. Si vanno infatti rafforzando i rapporti tra lo loro comunità scientifica in astronomia e astrofisica e la nostra, tanto che i ricercatori russi stanno ipotizzando la realizzazione di un satellite scientifico di astrofisica in collaborazione con l’INAF. Una collaborazione che già esiste nell’ambito della radioastronomia. L’INAF è infatti coinvolta a livello scientifico nella missione Radioastron, in particolare con l’Istituto di Radioastronomia di Bologna.
La partecipazione russa ai progetti scientifici e spaziali europei va lentamente espandendosi, non più ferma alla collaborazione per la Stazione Spaziale Internazionale. La Russia è infatti entrata nel rpogetto europeo Exomars, di fatto sostituendosi alla NASA. Anche per questo nel 2014 Mosca sarà teatro dell’assemblea Generale del COSPAR, il Comitato per la Ricerca Areospaziale, di cui Bignami è Presidente.
In quell’occasione si confronteranno oltre 5000 scienziati provenienti da tutto il mondo e “una significativa rappresentanza sarà composta da scienziati dell’INAF” sottolinea Giovanni Bignami.