Sembra un’enorme pietra pomice di 250 Km di lunghezza. In realtà Iperione è una luna che orbita in modo caotico intorno a Saturno. Un corpo irregolare probabilmente di ghiaccio, comunque con una densità talmente bassa da poter celare un sistema di caverne sotterranee che forse ne percorrono tutto l’interno. Un mondo davvero poco conosciuto, dall’aspetto strano ed alieno, visitato dalla sonda Cassini-Huygens in due diverse occasioni: nel 2005 e nel 2010, quando gli strumenti della sonda NASA-ESA-ASI hanno prodotto immagini e filmati mozzafiato.
L’immagine di oggi è una pietra miliare nello studio del Sistema di Saturno, realizzata durante il primo storico flyby ravvicinato del 26 settembre 2005, da una distanza di 62,000 chilometri dal suolo. L’immagine ha una scala di 362 metri per pixel ed è a falsi colori, non rispettando appieno la tinta rossastra che la Luna presenterebbe ad un occhio umano, ma utilizzando le sfumature del bianco e nero per mettere in evidenza la diversa composizione dei materiali che ne ricoprono la superficie. Come per esempio sul fondo dei crateri più grandi, dove zoomando al massimo l’immagine sono chiaramente identificabili delle zone più scure, di cui al momento non si conosce la natura. Per rendere possibile questa interessante visualizzazione a falsi colori, gli scienziati della Cassini hanno dovuto collezionare i dati catturati dagli strumenti di bordo in vari canali spettrali (infrarosso, verde e ultravioletto) combinandoli in quella che ad occhio potrebbe sembrare una “semplice” fotografia.
Se invece si vuole rivivere il brivido del flyby e sorvolare in soggettiva con la Cassini i crateri di questa strana Luna, ecco il filmato globale dell’avvicinamento del 2005.
La manovra inizia da una distanza di 244,000 chilometri, avvicinandosi fino a rivelare lo strano dettaglio dei buchi “tubolari” che coprono le pareti scoscese dei crateri da impatto. Quando infine Cassini raggiunge un’altitudine di appena 18.000 chilometri dal suolo, il filmato si concentra sul cratere denominato Meri, il cui fondo scopriamo essere ricoperto dello stesso materiale più scuro che compariva nel fotogramma precedente, costellato da vari altri crateri minori. La scala massima raggiunta dal filmato è di appena 215 metri per singolo pixel.
Questo primo sorvolo di Iperione si conclude mentre Cassini si allontana dalla luna, che tornerà a visitare per la seconda (ed ultima volta) solo a Novembre del 2010. Anche in questa seconda occasione, le immagini catturate (sono 61) permettono di realizzare un filmato in soggettiva (visibile qui sotto). Stavolta la luna di pomice mostra alla camera una colorazione rossiccia molto più simile all’originale e dopo un rapido sorvolo meno dettagliato del precedente, sembra salutare allontanandosi. Rimanendo in attesa di nuovi, futuri visitatori provenienti dal pianeta Terra.
httpvh://youtu.be/U5VfYDYL3rA
Per saperne di più:
- L’archivio di immagini e filmati della Camera di Cassini su Iperione: Link