A distanza di un anno e mezzo dall’avvio delle osservazioni del VLT Survey Telescope (VST) con la sua camera a grande campo OmegaCAM al Cerro Paranal in Cile, l’European Southern Observatory (ESO) ha distribuito i primi 50 gradi quadrati della survey pubblica KiDS (Kilo Degree Survey).
In questo large program sono coinvolti alcuni ricercatori dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte e INAF – Osservatorio Astronomico di Padova, insieme a colleghi delle Università di Napoli “Federico II” e di Padova.
KiDS è la più profonda delle survey pubbliche di ESO (circa 2 magnitudini più profonda della Sloan Digital Sky Survey). Nei prossimi 3 anni osserverà 1500 gradi quadrati di Cielo per effettuare lo studio della materia oscura intorno alle galassie attraverso il galaxy-galaxy lensing. Gli obiettivi scientifici sono: la misura dell’equazione di stato della energia oscura, la formazione ed evoluzione delle galassie, la ricerca di ammassi e di quasar ad alto redshift, la ricerca di nuovi satelliti della nostra galassia e, infine, lo studio delle popolazione di alone della Via Lattea.
Questa prima release di dati è stata annunciata in questi giorni dopo che tutti i prodotti relativi a questa prima tranche di dati (immagini ridotte e calibrate e i relativi cataloghi) hanno passato il vaglio scrupoloso di ESO, con la soddisfazione di tutto il production team di KiDS.
Un ruolo chiave lo hanno svolto proprio i ricercatori italiani, e in particolare i ricercatori di INAF, che hanno contribuito alla fase delicata del controllo qualità di tutti i campi e all’estrazione dei cataloghi nelle 4 bande in cui KiDS esplora il cielo.
“Questa è chiaramente solo una prima piccola parte dell’enorme mole di dati di galassie e stelle che KiDS collezionerà al termine delle sue osservazioni”, dichiara il co-PI della Survey e ideatore del VST, Massimo Capaccioli, che aggiunge: “ci aspettiamo infatti di osservare oltre 100 milioni di galassie a distanze fino a circa 9 miliardi di anni luce, ossia ad un redshift di 0.5, per gli addetti lavori. Un archivio di dati senza precedenti per quantità e soprattutto qualità delle osservazioni, garantite dalle prestazioni eccezionali del telescopio e della sua camera e dalla straordinaria qualità del sito di Cerro Paranal”. “Con i dati di KiDS, combinati con i dati provenienti dal telescopio VISTA del vicino infrarosso, sarà possibile studiare le proprietà degli aloni oscuri delle galassie a differenti epoche cosmiche per capire, su un campione statistico senza precedenti, quale sia innanzitutto la loro legge di densità spaziale, e poi come questa si modifichi, se varia, in diversi ambienti, dalle galassie isolate fino al centro degli ammassi di galassie.”, spiega Mario Radovich, dell’INAF – Osservatorio di Padova, contact point italiano di KiDS.
“La riduzione, la calibrazione dei dati e il controllo di qualità è stato un processo molto lungo e faticoso perché il telescopio e la camera sono nuovi. Abbiamo dovuto imparare a ottimizzare la pipeline di riduzione dati, AstroWise sviluppata con i colleghi olandesi di OmegaCen al Kapteyn Institute di Groningen ed altri partners europei, per renderla efficiente al massimo sulle immagini di un grado quadrato che si ottengono col VST. Siamo contenti dei risultati ottenuti, frutto del lavoro di una squadra molto affiatata di ricercatori italiani, per lo più qui a Napoli, e olandesi” riferisce Aniello Grado dell’INAF – Osservatorio di Capodimonte, responsabile italiano di AstroWise.
“Il team dell’INAF – Osservatorio di Capodimonte ha, in particolare, la responsabilità dell’estrazione delle sorgenti dalle immagini; un compito difficile e delicato, data l’enorme mole di sorgenti che devono essere scrutinate e tra le quali occorre distingure le stelle dalle galassie per procurare le liste di sorgenti di galassie su cui effettuare misure di galaxy-galaxy lensing”, afferma Nicola R. Napolitano, contact point di KiDS a Napoli e responsabile del team incaricato della produzione dei cataloghi di KiDS, insieme a Francesco La Barbera, il quale aggiunge ”ovviamente, questo tipo di analisi non viene fatta ad occhio. Si usano software specializzati per l’analisi della forma intrinseca delle sorgenti presenti nei campi di KiDS. Questa è una competenza che abbiamo sviluppato a Napoli negli anni e che è stata riconosciuta dai partner internazionali”.
“Ora dobbiamo usare questi cataloghi per fare scienza, in particolare per studi delle proprietà strutturali e dell’evoluzione delle galassie, per la ricerca di nuovi satelliti della Via Lattea…” dice Napolitano, “…e per chissà quante altre scoperte che al momento non possiamo nemmeno immaginare. Ci aspettiamo che tutta la comunità scientifica Italiana e Internazionale possa sfruttare al massimo i primi dati pubblici del VST”, conclude Capaccioli.