Un milione e mezzo di dollari raccolti in poco più di un mese grazie a una raccolta di fondi su Internet. E’ l’invidiabile risultato della campagna di crowdfunding lanciata a fine maggio da Planetary Resources, società con sede a Washington che con questa cifra intende costruire un telescopio spaziale da mettere in orbita nel 2015, chiamato Arkyd-100.
Planetary Resources, che per la raccolta fondi si è affidata a Kickstarter (la più affermata piattaforma di crowdfunding, dove chiunque può raccogliere fondi per i propri progetti facendo appello a tutti gli utenti Internet), puntava a raccogliere un milione di dollari entro il 30 giugno. Ma il 19 giugno l’obiettivo era già raggiunto, e prima della fine del mese ne sono arrivati altri 500.000, grazie a 17.614 donatori complessivi.
Arkyd-100 dovrebbe essere un telescopio orbitante del peso di 15 kg, che Planetary Resources vuole usare come avamposto per i suoi piani a lungo termine, che prevedono di raggiungere asteroidi per estrarne minerali a scopo commerciale.
Per invogliare i donatori a contribuire, la società ha offerto un servizio di “autoritratto” dallo spazio: chi ha donato denaro per il telescopio potrà inviare una propria fotografia, che il telescopio poi riprenderà a sua volta dall’orbita con la Terra sullo sfondo.
Ma Arkyd-100 non dovrebbe essere il primo veicolo spaziale che Planetary Resources lancerà. Nel 2014, l’azienda dovrebbe lanciare i sistemi tecnici essenziali del telescopio spaziale all’interno di un triplo Cubesat (ovvero un minisatellite di 30x10x10 cm) chiamato Arkyd-3. L’azienda non ha ancora identificato un provider di lancio per la missione.
A lungo termine, Planetary Resources prevede di inviare sciami di piccoli veicoli spaziali basati su Arkyd-100 per estrarre acqua, metalli preziosi e altre risorse da asteroidi che non richiedano più carburante della Luna per essere raggiunti.
Planetary Resources è stata fondata nel 2010, come Arkyd Astronautica. La Planetary Resources è gestita da Eric Anderson e Peter Diamandis, rispettivamente amministratore delegato della Space Adventures e Presidente della X Prize Foundation. A questi recentemente si è aggiunto Pietro Marquez, ex direttore della politica spaziale per il National Security Council della Casa Bianca. L’azienda conta tra i suoi sostenitori Larry Page (CEO di Google), Ross Perot Jr. e Charles Simonyi, l’ex dirigente Microsoft che per due volte ha visitato la stazione spaziale internazionale con voli Soyuz.