LA NUOVA IMMAGINE DI HUBBLE

Quel bruco stellare fa uno spuntino

Il telescopio orbitante di NASA ed ESA ha scattato questa immagine di una protostella in via di formazione che si nutre di gas e polvere. Un gruppo stellare nelle vicinanze, però, sta pian piano erodendo con le sue radiazioni il guscio che alimenta la formazione stellare. Impossibile prevedere che massa avrà alla fine la stella.

     30/08/2013
Crediti: NASA, ESA, il team Hubble Heritage (STScI/AURA) e IPHAS

Crediti: NASA, ESA, il team Hubble Heritage (STScI/AURA) e IPHAS

Il protagonista dell’ultima immagine ripresa dal telescopio orbitante di NASA/ESA Hubble somiglia proprio a un bruco intento al suo spuntino. In realtà è una grande nube interstellare di gas e polvere che si trova a 4500 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno e che potrebbe un giorno diventare una stella.

Ma venti forti provenienti da 65 tra le stelle più brillanti e potenti  conosciute stanno letteralmente travolgendo questo bruco cosmico, conosciuto come IRAS 20324+4057, con potenti radiazioni ultraviolette che scolpiscono il gas e la polvere di cui il bruco si “nutre” per diventare una stella vera e propria. Quelle 65 stelle, del tipo “O”, sono distanti circa 15 anni luce dalla nube interstellare e si trovano nella parte destra dell’immagine. Insieme ad altre 500 stelle di tipo “B”, meno potenti di quelle di tipo “O”, formano il sistema stellare chiamato Cygnus OB2, che in totale potrebbe avere una massa superiore di 30mila volte quella del Sole.

IRAS 20324+4057 è una protostella molto giovane: è, infatti, ancora nella fase di raccolta del materiale da un guscio di gas nei paraggi, che però è già stato eroso dalle radiazioni emesse da Cygnus OB2. Se l’erosione dovesse distruggere del tutto il guscio di gas, la stella potrebbe essere molto piccola una volta terminato il processo di accrescimento. Solo il tempo dirà se il risultato sarà una stella pesante o leggera: potrebbe avere una massa fino a dieci volte quella del Sole, o anche molto più piccola.

Questa immagine composita è stata ottenuta grazie a dati rilevati nel 2006 dall’Advanced Camera for Surveys (ACS) montato su Hubble e da altri dati raccolti nel 2003 dall’Isaac Newton Telescope.