Tre colpacci, per gli astrofili che hanno ripreso tre collisioni di meteore negli ultimi tre anni su Giove, appena presentate all’European Planetary Science Congress di Londra. Nel nostro Sistema solare ci sono numerosi oggetti come asteroidi e comete e Giove, molto più grande della Terra, viene più spesso colpito da essi, con scontri che si verificano a una velocità di 60 chilometri al secondo. Come ha spiegato a Londra Ricardo Hueso dell’Università dei Paesi Baschi, “la nostra analisi mostra che Giove potrebbe essere colpito da oggetti dal diametro di 10 metri dalle 12 alle 60 volte l’anno. Circa 100 volte in più rispetto alla Terra”.
Lo studio, portato avanti appunto in collaborazione con astronomi amatoriali, include anche simulazioni degli oggetti che entrano nell’atmosfera di Giove e che si disintegrano alla temperatura di 10mila gradi centigradi e osservazioni realizzate con il telescopio della NASA Hubble e il Very Large Telescope dell’ESO, immediatamente dopo gli impatti.
Nel caso di questi tre impatti, però, né Hubble né VLT sono riusciti a trovare tracce degli oggetti caduti, che evidentemente erano di piccole dimensioni. Dobbiamo quindi accontentarci delle immagini riprese dagli astrofili, poi analizzate dai ricercatori baschi. Questi tre impatti sono stati osservati rispettivamente da A. Wesley e C. Go in Australia e nelle Filippine nel giugno 2010 (il primo a sinistra); da tre astrofili giapponesi nell’agosto dello stesso anno (al centro); e da G. Hall negli Stati Uniti nel Settembre 2012.