Le prime immagini di ISON in avvicinamento hanno cominciato a circolare già da diversi mesi. A rendere del tutto speciale e fuori dell’ordinario quelle che presentiamo oggi non è certo il numero di pixels, la risoluzione o i colori sgargianti, ma il fatto che queste fotografie siano state scattate qualche giorno fa dall’orbita di Marte, durante il passaggio ravvicinato della cometa al pianeta. La sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) ha colto l’occasione, puntando verso il cielo la camera ad alta risoluzione HIRISE, di solito impiegata per scopi molto diversi, e tra una misura e l’altra ha realizzato queste che sono le prime (e forse uniche) immagini in circolazione della cometa ripresa da un punto di vista molto, molto particolare.
Nel suo viaggio verso il Sole, ISON si trova attualmente a 241 milioni di km dalla nostra stella e il 1 Ottobre ha compiuto un passaggio ravvicinato di Marte, passando a una distanza di appena 6,5 milioni di Km dal pianeta. Circa 6 volte meno della minima distanza dalla Terra che raggiungerà nel suo lungo percorso. Il giorno precedente a questo passaggio ravvicinato, la camera HIRISE che normalmente viene utilizzata per realizzare immagini ad altissima risoluzione del suolo di Marte, è stata puntata sulla cometa. Il risultato sono 4 porzioni di cielo di 256 pixels x 256 pixels in cui ISON appare come un punto sfocato al centro, in movimento rispetto alle stelle fisse.
Le immagini presentano un notevole valore scientifico, permettendo agli astronomi di affermare che allo stato attuale, la cometa è meno luminosa di quanto si pensasse, essendo per ora al minimo dell’intervallo di luminosità possibile prevista. Con la scala dell’immagine, di circa 13 Km per pixel, la cometa ha una dimensione minore del singolo pixel e l’immagine risulta poco scenografica rispetto a quelle già scattate (per esempio dal telescopio Spitzer oppure dal telescopio Hubble) o rispetto a quelle che possiamo aspettarci nei prossimi mesi. Ma HIRISE è stata costruita e calibrata per dare il proprio meglio guardando il suolo e non lo sfondo buio del cielo, e questo in parte spiega la resa limitata e permette di apprezzare meglio il lavoro necessario per produrre i ritratti mozzafiato a cui tutti siamo abituati.
Quelle di oggi, potrebbero essere solo i primi tentativi di una serie di ritratti “marziani” della cometa molto più spettacolari. La stessa HiRISE ha infatti scattato nelle due giornate successive al 29, mentre la cometa si avvicinava ulteriormente a Marte, altre immagini che una volta trattate (e illuminazione permettendo) potrebbero risultare ben più ravvicinate e significative delle precedenti. E poi, come ben sappiamo, dal pianeta rosso non c’è solo MRO a guardare verso il cielo. Sia Opportunity che Curiosity, i due rover NASA che stanno esplorando il pianeta, hanno approfittato dell’occasione irripetibile per tentare di realizzare un ritratto della cometa direttamente dalla superficie di Marte. E data l’atmosfera molto tenue, non si esclude che le immagini realizzate (e per ora diffuse in formato RAW nei websites delle due missioni) possano risultare sorprendenti.
Tutto questo è solo un antipasto al banchetto che si prepara per chi ama le comete. ISON, al suo primo passaggio nel sistema solare interno, passerà ad appena 1.16 milioni di chilometri dal Sole il 28 Novembre 2013 e nel suo percorso, verrà ripresa da numerose missioni spaziali normalmente intente ad osservare altri corpi planetari. Ma che nel prossimo mese svolgeranno di buon grado anche questo secondo lavoro, sperando (come tutti noi) che ISON sia brillante quanto ci aspettiamo.
Se sei appassionato di astronomia e di comete e vuoi conoscerle meglio, disegnandole, fotografandole o creando componimenti sulla tua preferita, partecipa nei prossimi mesi al concorso Caccia Alla Cometa. Per saperne di più, visita questo sito.
Per saperne di più: la release originale delle immagini di HIRISE