VINTO DA RICERCATRICE DELL’INAF-IAPS

EGU Italo-Greco

La vincitrice delll'EGU 2013 sulla ricerca planetaria, Christina Plainaki, laureata in fisica all'Università di Atene, è giunta in Italia grazie ad un assegno di ricerca per la missione Bepi Colombo.

     21/10/2013

christina plainakiNon nasconde la sua contentezza e soddisfazione per avere vinto lo European Geoscience Union Award (EGU) per i giovani ricercatori, nell’ambito della divisione delle scienze planetarie e del sistema solare. E ci tiene a precisare che è una planetologa, non un’astrofisica.

E lo fa ringraziando i suoi responsabili Stefano Orsini ed Anna Milillo, che l’hanno proposta per l’edizione 2013 del premio e con cui lavora da sei anni, da quando, dottorata in fisica all’Università di Atene, ha vinto un’assegno di ricerca per la missione Bepi Colombo, destinazione l’INAF-IAPS di Roma, che è divenuta la sua casa.

Si chiama Christina Plainaki e ha 35 anni. Il premio EGU è mirato infatti alle giovani promesse nell’ambito della ricerca scientifica.

“Ho iniziato la mia attività all’IAPS (allora IFSI) con una ricerca teorica sulle esosfere dei Near-Earth Asteroids. In seguito, per la missione Juice ho contribuito ad uno studio per la generazione delle esosfere dei satelliti ghiacciati di Giove, nell’ambito di una proposta di uno strumento fatta dal mio gruppo. Recentemente, con altri giovani colleghi dello IAPS, abbiamo elaborato il concetto base della missione Odinus destinata ai pianeti Urano e Nettuno da proporre per le L3 dell’ESA. La mia attività principale è però lo strumento SERENA (Search for Exosphere Refilling and Emitted Neutral Abundance) nell’ambito della missione Bepi Colombo, dove lavoro sulle interazioni fra il plasma e le superfici e in particolare sulla comparazione tra Mercurio e altri corpi del Sistema Solare”.

Quando sei arrivata in Italia?

Nel dicembre 2007. Conoscevo poco il gruppo di Stefano Orsini prima. Lo avevo però seguito sulle pubblicazioni. Conobbi il mio capo attuale ad un congresso ad Atene. Decisi di partecipare al bando per assegnista di ricerca e una volta vinto è iniziata un’avventura molto bella, lavorando tutti i giorni con colleghi entusiasti e di assoluta competenza.

Domanda di rito. Come si trova a Roma, in Italia in genere?

Molto bene, tanto che ho sposato un italiano. Trovo che come popoli i nostri
siano molto simili.