E’ successo a fine settembre: un filamento di materiale lungo 300.000 chilometri ha attraversato improvvisamente l’atmosfera solare, la corona, lasciandosi dietro un avvallamento scavato nel fuoco, una sorta di canyon che segna il percorso del canale su cui i campi magnetici tenevano sospeso i filamento poco prima dell’esplosione.
I tecnici del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, Maryland hanno combinato i dati riprese in due giorni (il 29 e 30 settembre) dal satellite Solar Dynamics Orbiter (SDO) per creare questo breve filmato.
SDO può osservare il Sole in diverse lunghezze d’onda, catturando così diversi aspetti della corona. In questo filmato, le immagini rosse evidenziano il plasma a temperature attorno ai 32.000 gradi Celsius, e permettono di osservare la formazione ed eruzione dei filamenti. Le immagini gialle riguardano temperature oltre i 5000 gradi, e permettono di seguire come il materiale solare segna le linee del campo magnetico della stella, quegli archi che attraversano l’area dell’eruzione.
Infine le immagini in marrone visibili all’inizio del filmato corrispondono al materiale alle temperature più alte, circa 10.000 gradi, ed è in quella lunghezza d’onda che l’immagine del canyon è più chiara.