Non sono ancora iniziate (la cerimonia ufficiale di apertura è prevista il 7 febbraio del prossimo anno), ma le XXII Olimpiadi Invernali in programma a Sochi, in Russia stanno già per entrare nella storia. La staffetta che dall’ottobre scorso sta portando la torcia olimpica da Mosca a Sochi attraverso le 83 regioni della Federazione Russa, infatti, non solo sarà la più lunga dei Giochi Olimpici Invernali finora disputati, ma per la prima volta compirà una parte del suo viaggio addirittura nello spazio. È infatti in programma per domani la partenza della torcia olimpica dal cosmodromo di Baikonour nel Kazakistan alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, ‘scortata’ nella capsula Soyuz dal cosmonauta russo Vladislavovich Tyurin, dall’americano Rick Mastracchio e dal giapponese Koichi Wakata. Una volta arrivata, saranno i proprio due membri russi della ISS a compiere una passeggiata spaziale con la torcia. Visto l’ingombro delle tute e dell’attrezzatura necessaria per le attività extraveicolari, forse il gesto atletico sarà poco elegante, ma indubbiamente efficiente, dato che in poco più di un’ora e mezza la ISS compie un giro completo attorno alla Terra. L’avventura spaziale della torcia olimpica, il cui fuoco sia per ragioni di sicurezza che e a causa dell’assenza di gravita sarà sostituito da una luce artificiale, si concluderà l’11 novembre prossimo quando parte dell’attuale equipaggio della ISS tornerà a Terra come programmato. Tra i tedofori d’eccezione che riaccompagneranno la ‘torcia spaziale’ ci sarà anche l’astronauta italiano Luca Parmitano, che concluderà la sua lunga missione nella Stazione Spaziale Internazionale, iniziata il 28 maggio scorso.
La torcia olimpica tra le stelle
La staffetta record che sta attraversando la Federazione Russa per portare a Sochi la torcia Olimpica, dove il prossimo anno si svolgeranno i Giochi Olimpici Invernali, fa un balzo nello spazio. Verrà ospitata per alcuni giorni all'inteno della ISS, ne uscirà durante una passeggiata spaziale di due astronauti russi e verrà riaccompagnata a terra l'11 prossimo, tra gli altri, da Luca Parmitano, l'astronauta italiano che concluderà così la sua lunga missione, iniziata il 28 maggio scorso.