Pausa caffè? Potreste scoprire un buco nero, e avere ancora tempo per una corsa al bar. È la filosofia del nuovissimo Radio Galaxy Zoo, progetto di citizen science in cui chiunque può diventare un esploratore dello spazio. Virtuale, s’intende: bastano una connessione Internet e pochi minuti di tempo.
Lanciato ieri da un consorzio internazionale di ricercatori, Radio Galaxy Zoo è parte di un progetto più ampio di scienza partecipativa, online dal 2007. E in questi sei anni lo zoo galattico è cresciuto moltissimo: più di 83 mila astronomi volontari da tutto il mondo hanno raccolto informazioni e immagini da oltre 300 mila galassie.
Ora è la volta dei buchi neri. Radio Galaxy Zoo è un vero e proprio osservatorio online, che combina immagini di galassie con dati radio provenienti dal telescopio australiano del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO).
La parola d’ordine è semplicità: “Serve circa un minuto per imparare cosa fare” dice Julie Banfield, astronoma di CSIRO e coordinatrice del progetto. “Più qualche secondo per lavorare con ogni immagine”.
Senza neppure doversi registrare, basta andare nella sezione del sito “Comincia la caccia” e seguire le istruzioni. L’obiettivo è confrontare immagini della stessa porzione di cielo, ottenute rispettivamente con un radiotelescopio e con un telescopio infrarosso. Se si è fortunati, dalla sovrapposizione si possono rilevare getti di emissione di materia al centro della galassia osservata: ecco scoperto un buco nero. Non resta che salvare l’immagine e tornare al lavoro.