L’intento iniziale era quello di stilare la classifica delle dieci notizie più importanti pubblicate su Media INAF, poi l’imperversare di classifiche e qualche giusto commento sui social network sulla saturazione raggiunta grazie alle innumerevoli classifiche pubblicate, mi hanno portato a desistere.
Anche se qualche notizia riportata quest’anno secondo me va sottolineata, almeno per come l’ho percepita personalmente. La scomparsa di Margherita Hack, ma anche (di veltroniana e crozziana memoria) il primo presidente del Consiglio che annuncia le proprie dimissioni in caso di ulteriore diminuzione dei finanziamenti per cultura e ricerca. L’inaugurazione del Sardinia Radio Telescope e il messaggio del Presidente della Repubblica che avrebbe nominato dopo poco quattro senatori a vita che rappresentano la cultura e la ricerca, Abbado, Cattaneo, Piano e Rubbia.
La presunta fine vita di Kepler (presunta perché il satellite americano è ancora sotto i ferri) ha però lasciato molti dati che possono essere adeguatamente sfruttati dal cacciatore del Nord, HARPS-N al Telescopio Nazionale Galileo, come ha dimostrato Kepler 78b.
Al contempo il 2013 è stato l’anno in cui la vita terrestre potrebbe non essere terrestre, ma che anche se lo fosse potrebbe aver contaminato il sistema di Saturno e Giove.
È stato l’anno del meteorite russo, del primo satellite della Corea del Sud, del lancio di Orion, del progetto asteroide della NASA, di Vesta, di Parmitano, del campo magnetico più energico mai rivelato, dei neutrini in antartide, della certificata origine dei raggi cosmici, del picco dell’attività solare, di Ison e della sua morte, del ruolo della tv pubblica per la scienza, del nobel a Higgs, del bicentenario dell’Osservatorio di Capodimonte dell’INAF, di GAIA, dei gamma ray burst più lontani o più potenti, dei problemi dei ricercatori per il loro rinnovo contrattuale.
Del metodo stamina, uscendo allo stretto ambito della fisica e dell’attività spaziale, per ricordare che la ricerca è una cosa seria, che come le altre discipline, la politica come l’economia, va trattata con competenza.
Ecco alla fine ho fatto un elenco e altrettanto potrei fare per il 2014: da GAIA, che giunge sul suo punto lagrangiano, a Rosetta che si sveglia e ci porterà, prima volta nella storia, a scavare il nucleo di una cometa, da Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana, all’anno internazionale della cristallografia.
L’unica cosa che in realtà vorrei dire è che Media INAF continuerà a raccontare tutto questo e anche di più. E dopo quattro anni, perché tanto è passato dal suo primo numero, è anche giunto il momento di rifare la veste grafica, perché per stare al passo con la ricerca e l’innovazione non basta stare sul pezzo, bisogna anticiparlo. Entro gennaio ci presenteremo con la nostra nuova mise.
Buon anno.