Nelle ultime settimane il panorama della città di Asheville è stato lo stesso di gran parte della North Carolina: tempeste di neve, temperature rigide, venti freddi, strade ghiacciate, scuole chiuse, linee elettriche interrotte. È qui che ha sede il National Climatic Data Center (NCDC), uno dei centri della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’agenzia federale statunitense che si occupa di meteorologia.
Nonostante la vista dagli uffici della NCDC sembri indicare il contrario, i dati scientifici presentati, la settimana scorsa, proprio da NOAA e NASA in una conferenza stampa congiunta dimostrano come il 2013 sia stato uno dei 10 anni più caldi mai registrati, e come ci sia una buona probabilità che il 2014 possa essere ancora più caldo. E non c’è nessuna vera contraddizione in questo: il freddo anomalo che stanno soffrendo in diverse parti degli Stati Uniti e le evidenze scientifiche di una tendenza continua al riscaldamento globale non sono fatti inconciliabili.
Le anomalie statistiche come quelle delle tempeste americane non vanno confuse con il trend generale dei cambiamenti climatici in corso: tempo e clima sono cose differenti. E i dati presentati da NASA e NOAA mostrano come lo studio aggiornato ogni anno dell’andamento delle temperature continui a fornire evidenze indiscutibili in questo senso. Sul banco degli imputati c’è sempre l’anidride carbonica, che nasce come gas serra naturale ma che a causa delle attività umana conosce oggi una sovrapproduzione mai vista (è presente nell’atmosfera in percentuale mai così alta negli ultimi 800.000 anni).
Il fatto che il clima del nostro pianeta si riscaldi non porta necessariamente a un aumento annuale delle temperature. Al di là delle fluttuazioni che si possono registrare nel breve termine, è nel lungo termine che i dati scientifici mostrano come l’aumento dei livelli di gas serra nell’atmosfera terrestre stia portando all’aumento delle temperature globali. Ed è quindi di decennio in decennio e non di anno in anno che la Terra continua a riscontrare temperature ogni volta più alte. Il 2013 è stato però un anno esemplare. La temperatura media è stata di 14,6 gradi Celsius, ovvero 0,6 °C in più della temperatura media del XX secolo. Il che fa dell’anno appena passato il 37° anno consecutivo in cui le temperature sono al di sopra della media di riferimento. La temperatura media globale è aumentata di circa 0,8 °C dal 1880 e, secondo la nuova analisi, per alcuni paesi come l’Australia il 2013 è stato l’anno più caldo mai registrato.
“Le tendenze a lungo termine delle temperature di superficie sono insolite e il caso del 2013 si aggiunge alle prove del cambiamento climatico in corso”, ha detto Gavin Schmidt, climatologo del Goddard Institute for Space Studies (GISS) della NASA. “Mentre un anno o una stagione possono essere influenzati da eventi meteorologici casuali, questa analisi mostra la necessità di continuare il monitoraggio a lungo termine”.