E LA VOLTA CELESTE DIVENTA SOCIAL

Il tuo angolo di cielo, con Personal Space

Com’era il cielo sopra di noi nei momenti più significativi della nostra vita? E con chi condividiamo quell’esatta configurazione celeste? La risposta arriva da un’applicazione gratuita nata dall’incontro fra un astronomo e un’artista.

     22/01/2014

pspacePer alcuni sarà la data di nascita. Per altri il giorno della laurea. Per altri ancora il momento del primo bacio, o del primo giorno di lavoro, o dell’ultima sigaretta. La vita di tutti noi è punteggiata da istanti memorabili. Ma com’era il cielo sopra di noi, in quei momenti significativi?

Ce lo dice Personal Space, un’applicazione gratuita sviluppata, nell’ambito di GLORIA (un progetto europeo del quale INAF è partner), da un team di astronomi guidato da Robert Simpson, della University of Oxford, e da un’artista, Emer O Boyle, della University College di Dublino. Accessibile direttamente dal web, Personal Space trasforma la volta celeste in un immenso social network: mettendoci in relazione diretta e personale con l’universo, collegando eventi importanti della nostra vita con quello che c’era nel cielo, sopra di noi, in quel momento. E con le persone che hanno condiviso quel cielo con noi.

«Per me che ho fatto dell’astronomia una professione, le ragioni per guardare il cielo e le direzioni in cui osservarlo sono tante. Ma per tutti gli altri? Qual è la porzione di cielo più significativa? Le persone alle quali l’ho chiesto mi hanno risposto: quella esattamente al di sopra della nostra testa», ricorda Simpson, «e in particolare sopra di noi in un momento importante. Ecco, questa è un po’ l’idea che sta alla base di Personal Space».

Oltre a mostrare quali stelle, pianeti e galassie erano presenti sopra di noi in quell’esatto istante, Personal Space si propone d’elencare – mano a mano che i dati raccolti aumentano – le persone e gli eventi storici il cui “cielo personale” si sovrappone al nostro. A questo proposito, gli scienziati di GLORIA stanno approntando un archivio di eventi storici e delle regioni di cielo a loro associate.

Tutte le immagini del cielo sono estratte da una fonte celebre per chi si occupa d’astronomia a livello professionale: l’archivio della Sloan Digital Sky Survey. E per assecondare ulteriormente le potenzialità didattiche dello strumento, è prevista la possibilità di sovrapporre informazioni alle immagini. Trasformando così le stelle, le nebulose e le galassie presenti in un trampolino di lancio per ispirazioni ed esplorazioni in libertà.

Guarda il video in cui Robert Simpson spiega come usare Personal Space: