Avaro di gas. Sembra essere così il buco nero nell’ammasso di galassie RX J1532.9 3021. Lo starebbe, infatti, tenendo tutto per sé, bloccando la nascita di migliaia di miliardi di stelle. È quanto evidenziato in una ricerca basata su dati dei satelliti Hubble e Chandra e apparsa su Astrophysical Journal lo scorso novembre.
La scena del “crimine” si trova a circa 3,9 miliardi di anni luce dalla Terra, e mostra un fenomeno estremo che è stato notato in altre galassie ma su scale più piccole.
Secondo gli scienziati del Chandra Observatory “la grande quantità di gas caldo vicino al centro del cluster rappresenta un enigma”. Il gas caldo che emette raggi X dovrebbe raffreddare e il gas di maggiore densità al centro dell’ammasso dovrebbe raffreddarsi ancora più velocemente. La pressione in questa regione centrale dove il gas è più freddo dovrebbe scendere, provocando la caduta verso la galassia del gas più lontano, formando così migliaia di miliardi di stelle lungo il percorso.
Però, nel caso in questione, gli astronomi non hanno trovato evidenza di questa prevista formazione stellare al centro dell’ammasso.
Che cosa allora sta bloccando le stelle? Secondo i dati di Chandra e della National Science Foundation Karl G. Jansky Very Large Array potrebbero essere i getti supersonici emessi dal buco nero presente nella galassia centrale dell’ammasso che spingono via il gas presente nell’area, formando cavità su entrambi i lati della galassia. Queste cavità, tra l’altro, sono immense: 100.000 anni luce di diametro ciascuna che le rende grandi più meno come la Via Lattea.
La grande domanda è: da dove viene questo potere? Potrebbe essere che il buco nero sia ultramassiccio (dieci miliardi di volte la massa del Sole) e quindi disporrebbe di una massa tale da emettere i getti senza mangiare se stesso e produrre radiazioni. In alternativa, il buco nero potrebbe essere più piccolo (un miliardo di volte la massa del Sole), ma ruoterebbe più in fretta, il che gli consentirebbe di emettere tali potenti getti.