È il satellite principale di Giove e il più grande dell’intero Sistema solare. Parliamo di Ganimede, la luna che è stata di recente mappata e studiata nel dettaglio da alcuni ricercatori Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL), guidati da Wes Patterson, e del Wheaton College. La luna è stata scoperta nel 1610 da Galileo Galilei e deve il suo nome al personaggio di Ganimede, coppiere degli dei della mitologia greca, amato da Zeus (l’equivalente greco di Giove).
La mappa, pubblicata su U.S. Geological Survey, illustra tecnicamente le diverse caratteristiche geologiche della superficie di Ganimede ed è la prima mappa geologica globale completa di una luna gelata di un pianeta. I ricercatori hanno utilizzato i dati provenienti dalle missioni della NASA Voyager e Galileo. Anche Pioneer 10 e 11 sorvolarono la luna, ma nessuna delle due sonde, però, fornì molte informazioni sul satellite. Mappa simili esistono per la nostra Luna, ma anche per altri satelliti di Giove, come Io e Callisto. Grazie alla realizzazione di questa mappa è possibile studiare meglio la formazione e l’evoluzione di questa luna unica nel suo genere. La luna di Giove ha un diametro di 5,262 chilometri e più grande di Mercurio (anche se non ha la sua stessa massa) e del pianeta nano Plutone. È un satellite unico perché è il solo nell’intero Sistema solare ad avere una magnetosfera.
Ganimede è stata al centro degli studi degli esperti per secoli, dalla sua scoperta. Prima con osservazioni dalla Terra e poi tramite i flyby di diverse sonde inviate nello spazio nell’orbita di Giove. Cosa è stato scoperto? Questi studi ci mostrano un mondo ghiacciato molto complesso la cui superficie è caratterizzata dal contrasto tra i due principali tipi di terreno: regioni molto antiche, scure e ricche di crateri, e zone più giovani (ma comunque antiche rispetto a noi) segnate da una vasta gamma di solchi e creste. La mappa descrive l’intero processo evolutivo della luna: le sue interazioni dinamiche con gli altri satelliti galileiani, l’evoluzione dei piccoli corpi che hanno influito sul cambiamento della superficie di Ganimede e la formazione del suo nucleo.
Grazie a questo strumento, gli esperti potranno studiare nel dettaglio anche altre lune ghiacciate del nostro, ma che di altri sistemi planetari, perché molte lune hanno caratteristiche simili a Ganimede.
Per il 2020 è previsto il lancio della Europa Jupiter System Mission (EJSM), una missione congiunta NASA/ESA per l’esplorazione delle lune di Giove. Verrà messo in orbita il Jupiter Europa Orbiter, di costruzione NASA, e il Jupiter Ganymede Orbiter, di costruzione ESA ed eventualmente il Jupiter Magnetospheric Orbiter, di costruzione JAXA.
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