La passione per le stelle e per l’Universo non è solo più appannaggio di scienziati e ricercatori. Ogni giorno infatti cresce il numero dei volontari coinvolti nel progetto Zooniverse, il portale che ospita diversi siti che permettono agli utenti di partecipare a ricerche scientifiche come la classificazione di galassie e la raccolta di dati climatici. Da pochi giorni il progetto ha raggiunto un milione di volontari registrati. Il progetto è nato nel 2007, quando è stato lanciato il sito Galaxy Zoo, creato per classificare le immagini scovate dai telescopi in giro per lo spazio interstellare e già è entrato nella seconda fase, GalaxyZoo 2. Oggi Zooniverse ospita ben 30 siti di citizen science: la particolarità di questi progetti è che, a differenza di altri tentativi passati, è proprio il lavoro attivo dei volontari il fulcro della ricerca e non gli strumenti utilizzati (come, ad esempio, il famoso Seti@Home).
Molti progetti hanno prodotto risultati scientifici notevoli a livello internazionale, pubblicati anche su importanti riviste scientifiche: basti pensare che due settimane dopo il lancio di Galaxy Zoo, i volontari avevano già analizzato più di un milione di galassie appartenenti alla Sloan Digital Sky Survey (SDSS), una estesa campagna osservativa condotta con un telescopio sito nel New Mexico (USA), e dal telescopio spaziale della NASA Hubble, rispondendo a una serie di domande sulla forma delle galassie, sulla presenza o meno di spirali o delle barre galattiche. Partecipare ai questionari e diventare un volontario per il progetto è molto semplice e non ci vogliono capacità particolari o conoscenze scientifiche. Gli appassionati non hanno solo classificato o etichettato le galassie, bensì hanno dato un importante contributo al mondo della ricerca rispondendo a sondaggi, domande poste di volta in volta dagli astronomi.
Anche Planet Hunters, un progetto lanciato nel 2010, ha riscosso un grande successo tra gli appassionati di pianeti extrasolari. I volontari hanno esaminato i dati provenienti dal telescopio spaziale Kepler, scrutando nel dettaglio la curva della luce delle stelle e cercando di individuare cambiamenti di luminosità, che nella maggior parte dei casi indicano la presenza di un pianeta. In poco più di tre anni gli scienziati amatoriali hanno esaminato più di 19 milioni di profili di luce individuati da Kepler. Nel 2012 è stato scoperto un pianeta simile a Nettuno (Planet Hunters 1) in un sistema planetario con ben quattro stelle madri, la cui esistenza è stata poi confermata dagli astronomi.
Questi sono solo alcuni dei progetti scientifici di Zooniverse. Altri consentono ai normali cittadini di analizzare come le balene comunicano tra loro, di studiare la vita degli antichi greci, e di partecipare a studi medici a livello internazionale.