Il 29 Marzo, tantissime città italiane celebreranno Earth Hour con eventi di piazza e con lo spegnimento alle 20,30 di importanti monumenti del nostro Paese. A Roma ad esempio alle 20,30 si spegnerà la facciata e la Cupola di San Pietro.
Tra quanti aderiscono all’iniziativa lanciata dal WWF anche l’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova e l’Università di Padova che organizzeranno sull’altopiano di Asiago, i cui sindaci hanno aderito all’iniziativa, un evento per il grande pubblico con osservazione guidata del cielo.
Sull’altopiano l’evento riveste un significato particolare, perché non sarà solamente un gesto simbolico finalizzato alla sensibilizzazione dei cittadini sul tema del risparmio energetico ma anche della salvaguardia del cielo notturno in una terra dove gli astronomi si “rifugiarono”, oltre settantanni fa, per sfuggire alle luci artificiali delle città, realizzando nel 1942 il telescopio Galileo, allora il più grande telescopio in Europa. Oggi sono lontanissimi gli anni della costruzione del Galileo, quando il commissario prefettizio di Asiago, nel suo discorso inaugurale, poteva senza dubbio elogiare “la meravigliosa limpidezza dei cieli dell’Altopiano”. Nel 1973, quando il telescopio Copernico a Cima Ekar entrò in funzione, vi era già preoccupazione tra gli astronomi per il proliferare delle luci nel territorio, che riducono considerevolmente l’efficienza degli strumenti e che potrebbero essere facilmente schermate.
Ogni volta che si aggiungono nuove luci, oltre allo sperpero energetico, l’Altopiano rischia di perdere un po’ di uno dei suoi beni più preziosi, l’altra metà del suo meraviglioso paesaggio: lo sconfinato scenario di stelle di un tempo non troppo lontano, motivo di indagine scientifica per gli astronomi ma oggi richiamo per numerosi turisti.
Le amministrazioni, sensibili al problema hanno per questo non solo aderito a Earth Hour sabato 29, ma hanno anche accolto con favore la richiesta dell’Osservatorio e dell’agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (ARPAV) di effettuare lo spegnimento delle luci in Altopiano venerdì 28 marzo. L’ARPAV vigila anche sull’applicazione della legge regionale 7 agosto 2009 n.17 (Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici).
Oltre all’evento dedicato al pubblico, vi è l’ulteriore iniziativa, proposta sempre all’Osservatorio di Asiago, di coinvolgere anche le scuole superiori dell’Altopiano. Infatti, nella serata di sabato 29, quella dell’Earth Hour, una selezione di ragazzi provenienti dal Liceo Scientifico e Istituto Professionale di Asiago saranno ospiti degli astronomi in turno ai tre telescopi dell’Osservatorio, e potranno affiancare gli stessi durante le osservazioni scientifiche, rivolgere loro domande ed essere in qualche modo protagonisti delle osservazioni. Infatti verrà data loro la possibilità di osservare direttamente, dalla cupola, il pianeta Giove con il telescopio Galileo, utilizzare il telescopio Schmidt di Cima Ekar tramite la postazione remota allestita nella sala di controllo del Galileo, e di approfittare di questa oramai rarissima opportunità di osservare il cielo (finalmente buio) a occhio nudo sullo sfondo delle cupole aperte dei telescopi.