La Via Lattea così scintillante non l’avete mai vista. Come gemme preziose, le nubi di formazione stellare cariche di polvere e gas brillano all’interno delle strutture intricate della nostra galassia. Questa immagine è stata scattata nel 2007 dall’Herschel Space Observatory e pubblicata per la prima volta nel 2011 su Online Showcase of Herschel Images. Herschel è stato lanciato in orbita il 14 maggio 2009 e il 29 aprile 2013 il telescopio ha terminato la sua riserva di elio andando definitivamente in “pensione”. Nonostante ciò gli astronomi continuano ad analizzare e diffondere le bellissima immagini scattate in questi anni.
La maggior parte delle stelle della Via Lattea si trova in un unico grande disco galattico, tipico di quasi tutte le galassie a spirale, che si espande per circa 100mila anni luce. Molti sostengono che abbia un’età compresa tra 6,5 e 10,1 miliardi di anni. Anche il nostro Sole risiede in questo affollato agglomerato di stelle e corpi celesti, e si trova nella Nube Interstellare Locale, nei pressi del bordo interno del Braccio di Orione. Il disco galattico è attraversato da una densa “miscela” di gas e polvere, alla basa della formazione stellare, che riempie i gap, cioè gli spazi vuoti che si formano tra una stella e l’altra. Queste nubi di gas e polvere diventano sempre più dense fino a quando non si forma una nuova generazione di stelle.
Questa bellissima immagine fa parte di Hi-GAL (Herschel infrared Galactic Plane), una survey (a cui hanno partecipato anche l’ASI e l’INAF) che ha mappato l’intero piano della Via Lattea in una vasta gamma di luce infrarossa. L’immagine di sopra è solo 1/30 di tutta la ricerca. La foto combina dati provenienti da PACS (Photoconductor Array Camera and Spectrometer) e SPIRE (Spectral and Photometric Imaging Receiver), montati su Herschel e raffigura una regione paragonabile a 24 volte il diametro della Luna.
Scandagliando il cielo, Herschel ha rilevato il bagliore delle particelle di polvere sparse tra le stelle. Ovunque nella nostra galassia, nell’intricato nido di filamenti luminosi invisibili ai nostri occhi, si trovano sacche cariche di gas e polvere (i puntini bianchi e brillanti nella foto qui a fianco) che sono state riscaldate e illuminate dalle vicine e calde stelle vicine neonate. Grazie alle loro elevate temperature, queste regioni brillano a lunghezze d’onda infrarosse più corte e sono per questo rappresentate in viola e verde, mentre il materiale più freddo nei dintorni – solo poche decine di gradi sopra lo zero assoluto – appare più rosso.