Titano, l’anello F o il Polo Nord di Saturno? Quale di questi obiettivi scientifici deve avere la precedenza sugli altri? E perché?
Queste sono le domande che si fanno gli scienziati ogni giorno, dovendo scegliere come impegnare le limitate risorse di tempo di una missione spaziale. Il compito diventa ancora più ostico se la missione in questione è la Cassini-Huygens, la sonda spaziale in orbita attorno a Saturno. La sonda Cassini produce dati e immagini di straordinaria qualità da dieci anni (per essere precisi dal 1 Luglio 2004), e le restano tre anni di attività da amministrare accuratamente.
Stavolta la domanda è stata posta ai ragazzi delle scuole medie e superiori. A loro è stato chiesto di scrivere un elaborato di massimo 500 parole motivando la propria scelta tra questi tre obiettivi, e il risultato è stato sorprendente.
Decine di ragazzi ci hanno scritto, raccontando di uragani esagonali e mari di idrocarburi, e fornendoci le loro appassionate motivazioni a difesa dell’uno o dell’altro mistero da svelare.
Sono in tutto tre gli elaborati vincitori, tra cui Damiano Belmonte, di 13 anni da Valmontone, che ci incita a sorvegliare il Polo Nord di Saturno, poiché lo studio dell’enorme tempesta che si trova in questa zona “aiuterebbe anche a capire molto sugli uragani che si formano qui sulla Terra e sul resto di Saturno “, ricordandoci che “questa sarà una delle poche occasioni possibili dato che in questo momento la sonda si trova nella giusta posizione per studiare l’emisfero boreale del pianeta”.
Matilde Modesti, di 16 anni del Liceo Cavanis di Roma, ci ha tenuto invece a sottolineare l’importanza di osservare Titano proprio adesso, vista l’eccezionale concomitanza di fattori favorevoli alle osservazioni, tra cui “l’assottigliarsi delle nubi presenti nell’emisfero nord, fattore che in passato aveva reso difficili le osservazioni”.
Sebastiano Palmero, Lorenzo Lanteri, Greta Orengo e Gabriele Pisciotta, tutti di 13 anni della Scuola Media di Pigna, in provincia di Imperia, ci hanno raccontato un incontro speciale e fantascientifico con Gian Domenico Cassini. L’astronomo di Perinaldo, responsabile per la scoperta della divisione tra gli anelli di Saturno che ancora oggi porta il suo nome, viene sbalzato ai giorni nostri in una vigna ligure. Cassini racconta con emozione le sue avventure a Parigi, si stupisce dell’esistenza di una sonda a lui dedicata e suggerisce come sfruttare al meglio le prossime osservazioni, in un finale “esplosivo” tutto da leggere.
Ai seguenti link è possibile consultare e scaricare gli elaborati vincitori:
Damiano Belmonte – link
Matilde Modesti – link
Sebastiano Palmero, Lorenzo Lanteri, Greta Orengo e Gabriele Pisciotta – link
Complimenti a tutti, la sonda Cassini non poteva sperare in un augurio migliore per i suoi 10 anni di attività!