Quest’immagine ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble (già apparsa in una prima versione nel concorso Hubble’s Hidden Treasures) mostra IRAS 14568-6304, una giovane stella ammantata d’un velo dorato di polveri e gas. Una debuttante che, come in una precoce danza dei sette veli, annuncia la sua venuta al mondo spargendo brandelli della placenta cosmica da cui ancora si sta nutrendo. Lo scuro sipario cosmico su cui la scena si staglia è la Nube del Compasso (Circinus), una nube molecolare con massa di circa 250.000 volte quella del Sole, noto palcoscenico di formazione stellare.
All’interno di questa Nube vi sono due regioni, ciascuna di stazza complessiva attorno alle 5.000 masse solari e informalmente conosciute come Circinus Est e Ovest, dove più frequente è la nascita di nuovi astri. La stella IRAS 14568-6304, qui delicatamente immortalata nel soffuso alone di gas all’interno di Circinus-Ovest, è una delle novizie più promettenti, non fosse altro per il fatto che è alla guida di un getto protostellare, quello che nell’immagine appare come una “coda” sotto la stella. Questo getto è in realtà il residuo non digerito, per così dire, della porzione di nube molecolare da cui si è originata la stella. Mentre la maggior parte di questo materiale ha contribuito a formare la stella e il suo disco di accrescimento (l’anello di gas e polveri che circonda la stella e che può in seguito dare origine anche a pianeti), a un certo punto del suo sviluppo la stella ha cominciato a espellere radialmente ai poli una parte del materiale a velocità supersoniche attraverso lo spazio. Questo fenomeno, chiamato deflusso (outflow), non è solo affascinante a vedersi, ma può anche fornirci preziosi indizi sul processo di formazione stellare.
IRAS 14568-6304 è solo una delle diverse protostelle che sono fonte di deflusso dell’ammasso molecolare Circinus-Ovest. Tutte assieme, queste fonti danno origine a uno dei più brillanti, massicci ed energetici deflussi mai segnalati. Tanto che, in omaggio a questa attività, gli scienziati hanno anche suggerito di indicare Circinus-Ovest con il poetico appellativo di “nido dei deflussi molecolari”.