4,9 MILIONI DI DOLLARI NELL’INVESTIMENTO NASA

18 modi per acchiappare un asteroide

Delle 108 proposte ricevute in tre mesi dall’apertura della call, l’Agenzia spaziale statunitense ha scelto quelle che ritiene siano capaci di catturare un asteroide di piccole dimensioni e immetterlo nell’orbita terrestre: obiettivo una missione umana entro il 2025

     20/06/2014
L’illustrazione mostra come in un immediato futuro un astronauta potrebbe prelevare campioni da un asteroide agganciato e spostato in un'orbita stabile attorno alla Terra o alla luna. Crediti: NASA.

L’illustrazione mostra come in un immediato futuro un astronauta potrebbe prelevare campioni da un asteroide agganciato e spostato in un’orbita stabile attorno alla Terra o alla luna. Crediti: NASA.

Forse la NASA ha finalmente trovato il modo di recuperare qualche buona idea per sviluppare il suo ambizioso progetto di cattura asteroidi. 4,9 milioni di dollari per 18 proposte concrete di recupero rocce spaziali, che punta a trascinare un oggetto di piccole dimensioni (fino a 10 metri di diametro) attorno alla Luna in vista di future scampagnate di equipaggi di astronauti.

“Investendo su questi progetti, la NASA acquisisce una serie di conoscenze utili per completare una Asteroid Redirect Mission, e contemporaneamente sviluppa tecnologie necessarie per immaginare le future missioni esplorative”, spiega James Reuther, vice amministratore della tecnologia spaziale NASA presso il quartier generale di Washington.

Dall’apertura della call for proposals lo scorso marzo, la NASA ha ricevuto 108 candidature. I 18 studi selezionati sono molto diversi fra loro, alcuni cercano di sviluppare un nuovo sistema di recupero degli asteroidi, altri si concentrano sulla tecnologia di aggancio, altri su piccole modifiche ai veicoli commerciali già in uso.

Fra i progetti vincenti anche quello presentato dalla no-profit Planetary Society, che suggerisce di caricare la sonda robot acchiappa asteroidi con una vivace popolazione di microbi resistenti per verificare come se la cavino nel viaggio da un pianeta all’altro a bordo di una roccia di quelle dimensioni (o infilati negli interstizi del minerale come vorrebbero gli esobiologi). L’idea è una variante del Living Interplanetary Flight Experiment (LIFE) già pensato per la missione sulla luna marziana Phobos – e che doveva ritornare sulla Terra con la missione Phobos-Grunt – vittima di un errore di lancio che nel gennaio 2012 ha fatto schiantare il vettore nell’Oceano Pacifico.

Fra i progetti presentati c’è anche una sonda robotica buona per ‘rimorchiare’ un asteroide fino all’orbita lunare. Facile da raggiungere un equipaggio umano grazie alla capsula Orion e lo Space Launch System, pronti per il 2021. Crediti: NASA.

Fra i progetti presentati c’è anche una sonda robotica buona per ‘rimorchiare’ un asteroide fino all’orbita lunare. Facile da raggiungere un equipaggio umano grazie alla capsula Orion e lo Space Launch System. Crediti: NASA.

Nel frattempo la NASA medita sul da farsi: è meglio recuperare un piccolo asteroide tutto intero o prelevare un pezzo da un asteroide più grande? Se si riesce a trascinare un oggetto di piccole dimensioni fino all’orbita lunare potrebbe essere facile raggiungerlo con missioni umane, magari facendo uso della capsula Orion e lo Space Launch System, il cui lancio è previsto per il 2021.

La missione umana è già fissata per il 2025. In questo modo si potrebbero soddisfare gli obiettivi indicati dal presidente Barack obama nel 2010. E la missione da ‘acchiappa-asteroidi’ potrebbe essere d’aiuto nello sviluppo delle tecnologie fondamentali per il volo umano su Marte, previsto entro la metà dei prossimi anni Trenta.