“E’ giusto che tutti i popoli abbiano accesso alla ricerca e alla formazione scientifica e che tutti possano godere dei benefici della scienza”. Papa Francesco lo afferma nel discorso rivolto ai partecipanti al corso organizzato dalla Scuola di Astrofisica della Specola Vaticana. “E’ una sfida che ci impegna tutti, specialmente gli scienziati”, avverte.
Il Papa auspica che “le scienze possano essere uno strumento adatto ed efficace per promuovere la pace e la giustizia. Anche per questo la Chiesa è impegnata nel dialogo con le scienze, a partire dalla luce offerta dalla fede, poiché è convinta che la fede può allargare le prospettive della ragione, arricchendola”.
In questo dialogo con le scienze, “la Chiesa si rallegra del mirabile progresso scientifico, riconoscendo l’enorme potenziale che Dio ha dato alla mente umana, come una madre – spiega Francesco – si rallegra ed è giustamente orgogliosa quando i suoi figli crescono in sapienza, età e grazia”.
Dal Papa arriva “l’incoraggiamento a condividere le conoscenze, acquisite sull’universo, con la gente. Solo una piccolissima parte della popolazione mondiale ha accesso a tali conoscenze, che aprono il cuore e la mente ai grandi interrogativi che l’umanità da sempre si pone: da dove veniamo, dove andiamo, che senso ha questo universo di centomila milioni di galassie? La ricerca di risposte a queste domande ci predispone all’incontro con il Creatore, Padre buono, poiché in lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo”.