Non spaventatevi se a prima vista vi sembra di scorgere un insolito scorcio della Luna, con la Terra sullo sfondo attraversata da strane linee nerastre. In realtà, quella davanti ai vostri occhi è un’immagine di Saturno e, in basso a sinistra, di Mimas, una delle sue lune. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare però, il fondale blu chiaro solcato da tante righe scure non è una porzione degli anelli del pianeta gigante, ma della sua atmosfera, sulla quale si stanno proiettando le ombre degli anelli stessi, più distanti e fuori dell’inquadratura, illuminati dal Sole. Uno spettacolare gioco di chiaroscuri colto nel 2005 dagli strumenti della sonda NASA/ESA/ASI Cassini, frutto della combinazione delle riprese nell’infrarosso, nel visibile e nell’ultravioletto.
Non siamo certo abituati ad associare a Saturno il colore blu, ma questo è l’aspetto reale che aveva il pianeta, o almeno una parte, quando la sonda si inserì nella sua orbita, nel 2004, e iniziò a inviare immagini dell’emisfero settentrionale. Questa regione è tipicamente priva di nubi e la luce solare che penetra nell’atmosfera del pianeta viene diffusa in modo più efficiente a lunghezze d’onda più corte, dove predomina il colore blu. E’ lo stesso fenomeno per cui il nostro cielo di giorno ci appare azzurro.
I cambiamenti stagionali avvenuti nel corso del tempo e testimoniati dalle riprese incessanti di Cassini, che domani raggiungerà il traguardo di dieci anni dal suo arrivo su Saturno, hanno donato a questa porzione del pianeta il più familiare colore dorato ma, al contrario, l’emisfero sud sta progressivamente acquisendo tonalità azzurrine.
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