L’IMMAGINE DEL WIDE FIELD IMAGER

La COMBO del cielo profondo

La survey Classifying Objects by Medium-Band Observations ha portato alla scoperta oltre 25 mila galassie, decine di migliaia di stelle, quasar e una trentina di nane bianche. Studiando galassie di età diverse gli astronomi possono capire come si sono evolute nel tempo

     14/07/2014
Crediti: Eso

Crediti: Eso

Questa bellissima immagine del cielo profondo è stata scattata dal Wide Field Imager (WFI), una camera montata sul telescopio MPG/ESO di 2,2 metri a La Silla (Cile). Si tratta di uno dei cinque scatti che compongono la survey COMBO-17 (Classifying Objects by Medium-Band Observations in 17 filtri), che copre il cielo profondo nell’emisfero sud alla ricerca di oggetti estremamente lontani. Ognuna delle porzioni di cielo studiato (grandi come la luna piena) è stato analizzato utilizzando 17 filtri di colore diversi.

La ricerca ha ormai fatto scoprire ai ricercatori oltre 25 mila galassie, decine di migliaia di stelle e quasar lontanissimi dalla Terra e una trentina di nane bianche. In questo scatto mozzafiato si possono notare molte debolissime sorgenti, poco più di puntini luminosi: si tratta : si tratta di galassie la cui luce ha viaggiato per nove o dieci miliardi di anni prima di raggiungere i nostri strumenti sulla Terra.

Studiando galassie di età diverse gli astronomi possono capire come si sono evolute nel tempo, dalle galassie vicine e molto più mature simili alla nostra Via Lattea, a quelle più giovani nell’Universo lontano che rivelano ciò che il cosmo era come nella sua “infanzia”, 13,5 miliardi di anni fa.

Per saperne di più:

Clicca QUI per conoscere meglio la survey COMBO-17