IL FUTURO VISTO DALLA GRAN BRETAGNA

Uno spazio porto per la regina

E' quanto auspica il governo della Gran Bretagna annunciando all'AIR Show di Farnborough, la realizzazione del primo spazioporto europeo. Pensando ai voli commerciali per le stazioni orbitanti e ai voli suborbitali di Sir Richard Branson e la sua Virgin Galactic

     15/07/2014

Space_Port_Final-1Quando si dice guardare al futuro. La NASA traccia il suo futuro dell’esplorazione spaziale mentre rievoca i 45 anni dalla conquista della Luna.

Appena il giorno prima in uno studio di Euroconsult si afferma che nello spazio si sta guardando al futuro tornando a crescere gli investimenti. E il governo britannico presenta a l’Air Show di Farnbourough il primo piano europeo per uno spazioporto. Non che non ne esistano. In teoria ogni base di lancio spaziale è uno spazio porto. Ma intanto non in Europa. L’ESA lancia dal centroamerica, l’Italia lanciava dal Kenia. E se si collega quanto annunciato dal governo inglese agli investimenti della inglesissima Virgin Galactic, allora ci stiamo avvicinando al futuro. O meglio il futuro sta diventando il presente.

Insomma il Regno Unito ha deciso e comunicato di voler diventare la nazione leader in Europa per lo spazio annunciando le 8 sedi ora in esame su cui realizzare il primo spazioporto della Gran Bretagna. Parlando al Day Space del Farnborough Air Show, il ministro dell’Aviazione Robert Goodwill e il Direttore Generale (Chief Executive) dell’Agenzia Spaziale Inglese David Parker, hanno presentato i risultati di un recente studio della Civil Aviation Authority (CAA), che individua 8 possibili campi di aviazione britannici che potrebbe ospitare uno spazioporto.

L’idea è di aprirne uno entro il 2018 e porre la Gran Bretagna quale leader del mercato spaziale che appare in rapida espansione. Insomma lo spazio vale già diversi milioni di euro e decine di migliaia di posti di lavoro. Lo spazio commerciale varrà ancora di più e immaginiamo quando i voli suborbitali diverranno realtà. E per aprire la strada a volo spaziale commerciale, c’è bisogno di stabilire uno spazioporto che permetta di operare voli regolari.

Le 8 località costiere che potrebbero essere utilizzati per uno spazioporto includono: Campbeltown Airport (Scozia), Aeroporto di Glasgow Prestwick (Scozia), Llanbedr Airport (Galles), Newquay Cornwall Airport (Inghilterra), Kinloss Caserma (Scozia), RAF Leuchars (Scozia), RAF Lossiemouth (Scozia), Stornorway Airport (Scozia).

I criteri che sono stati usati per individuare il luogo adatto per uno spazioporto, oltre ai fattori meteorologici, ambientali ed economici, includono una pista esistente che è superiore ai 3 km di lunghezza o potrebbe diventarlo, la possibilità di gestire il traffico aereo spaziale ad una ragionevole distanza dai centri abitati. Oltre a questi criteri, verrà seguito anche quello di ascoltare le popolazioni interessate.
Insomma, come abbiamo riportato citando gli altri due articoli, il mondo va avanti, l’Italia, che ne settore spaziale è sempre stata tra i primi, dopo un periodo di declino sembra impossibilitata, più che incapace, di tornare a correre.