Tutti condividono la curiosità dell’uomo che lo porta ad alzare gli occhi al cielo… non tutti comprendono però l’utilità della ricerca scientifica di base e di quella astrometrica in particolare.
Gli “astrometristi”, proprio come i “cartografi” si occupano di realizzare le mappe, non della superficie terrestre, bensì delle stelle nel cielo. Ma che senso ha al giorno d’oggi continuare a determinare la posizione di oggetti così distanti dalla nostra realtà quotidiana?
A una distanza di 1,5 milioni di Km dalla Terra, ben oltre la distanza Terra-Luna, il satellite Gaia, la prima missione spaziale astrometrica del XXI secolo, sta raccogliendo le direzioni di arrivo della luce che ci giunge dalle stelle. Il satellite sta scansionando sistematicamente tutta la volta celeste con il fine di creare una mappa tridimensionale di tutta la Galassia: per la prima volta si misurerà la distanza di ogni stella, fino ai confini della Via Lattea
Per illustrare la missione Gaia, i suoi obiettivi e le sue future scoperte, l’Osservatorio astrofisico di Torino parte dell’Istituto nazionale di astrofisica e la Società astronomica italiana, con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, promuovono il convegno: Navigare fra le stelle: il satellite Gaia, una nuova rivoluzione astrofisica?, che si terrà il 14 novembre a Torino, a Palazzo Lascaris in via Alfieri 15.
La nuova missione spaziale astrometrica dell’Agenzia Spaziale Europea, partita lo scorso 19 dicembre, consentirà di misurare la posizione e la velocità delle stelle con una precisione mai raggiunta prima e porterà alla comprensione della struttura e formazione della Galassia in cui viviamo, alla scoperta di migliaia di nuovi pianeti extrasolari ed effettuerà un’indagine senza precedenti di come funziona la gravità.
In Piemonte sono coinvolti l’INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino, che detiene la leadership scientifica della partecipazione italiana alla missione, e l’Altec (Advanced logistics technology engineering center), l’unico nodo italiano presso il quale avviene il processamento e l’archiviazione dell’incredibile mole di dati che fornirà il satellite.
Il “Gaia day” intende evidenziare la multidisciplinarietà del territorio in un progetto come Gaia e, pertanto, vedrà la partecipazione anche dell’Università, del Politecnico e dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica.
Il convegno, aperto a tutti e gratuito, sarà preceduto da una serata inaugurale il 13 novembre con una conferenza presso il Circolo dei lettori dal titolo “La geometria fra le stelle e noi. Da Ipparco a Gaia: una rivoluzione dimenticata e riscoperta”.