Grande afflusso di pubblico venerdì 14 novembre all’Osservatorio di Monte Porzio per quella che è stata, di fatto, la celebrazione di un successo clamoroso: l’accometaggio di Philae. Quando, a fine estate i componenti del gruppo divulgazione (DivA) dell’Osservatorio Astronomico di Roma dell’INAF hanno deciso di dedicare la serata ad un momento storico per il genere umano, la discesa del lander Philae sul suolo della cometa 67/P, culmine della missione Rosetta, non si aspettavano di poter contribuire al clamore che ha suscitato l’evento.
I timori degli ultimi giorni, i tremendi 6 minuti di attesa prima di avere la conferma che tutto era andato bene, avevano fatto temere di dover cambiare lo spirito della serata che si era programmata per il venerdì successivo all’accometaggio. Invece il successo e l’eco dell’impresa ha dato un’iniezione di entusiasmo ai ricercatori del gruppo DivA che hanno animato la serata.
La serata ha avuto una doppia anima, così come saranno d’ora in poi le serate dell’Osservatorio di Roma: un’attività rivolta agli adulti, agli appassionati di astronomia, e un evento AstroKids, in parallelo, per divertire insegnando, destinata ai bambini delle famiglie che vogliono godersi un evento culturale senza dover rinunciare a soddisfare le curiosità sia dei piccoli sia di mamma e papà.
I grandi sono stati accolti da Elisabetta Dotto, planetologa, che ha moderato una serata in cui erano presenti due importanti colleghi: Elena Mazzotti Epifani, ricercatrice dell’INAF – Osservatorio di Napoli e Alessandra Rotundi, professore ordinario all’Università di Napoli e responsabile dello strumento GIADA, operativo a bordo della sonda Rosetta. Quindi i visitatori hanno potuto confrontarsi sia con i teorici che lavorano sui dati delle sonde sia con chi realizza le sonde planetarie che permettono, come fossero dei novelli pionieri, di andare a scovare i segreti del sistema planetario dove viviamo e dell’origine della stessa vita sulla Terra.
I piccoli invece sono stati accolti nella Cupola Scozzesi, ormai divenuta il laboratorio didattico destinato a scolaresche e bambini. Qui hanno giocato imparando cosa sono le comete, come funziona Rosetta e quale sia il suo scopo, quanto tempo e quanti chilometri ha percorso prima di arrivare al rendez-vous con la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. Ogni bimbo ha costruito un modellino in cartoncino della sonda, gentilmente fornito dall’ESA insieme ad adesivi, tatuaggi e brochure di Rosetta e della sua sorellina minore Philae.
Alla fine della serata, una volta riuniti bambini e adulti, i ricercatori/attori dell’Osservatorio hanno intrattenuto i 150 ospiti con un mini spettacolo, interpretando tre scienziati pazzi alle prese con la costruzione di una cometa con i veri ingredienti. Ghiaccio secco, terra, acqua e addensanti segreti hanno reso possibile la creazione di una vera cometa dal vivo, dando anche la possibilità ai bambini di toccarla con le proprie mani, opportunamente protette, e di farsi un selfie con il modellino di Rosetta, costruito da loro, atterrato sulla cometa degli scienziati pazzi.
Per info sulle nuove iniziative: webdiva2.oa-roma.inaf.it