GLI SCIENZIATI RESTRINGONO IL CAMPO

Philae: la ricerca continua

Dove si trova di preciso Philae, il lander che dallo scorso 12 novembre, primo nella storia dell’umanità, si trova sulla cometa 67/P? È quello che gli scienziati stanno cercando di capire con precisione sfruttando in modo sinergico tutti gli strumenti disponibili

     21/11/2014
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Focus suCONSERT Credits: ESA/ATG medialab

Oltre alle ricerche visive in corso grazie alle immagini che vengono raccolte raccolte dagli strumenti  OSIRIS e NAVCAM, a bordo della sonda Rosetta, c’è una risorsa in più grazie alla quale gli scienziati stanno cercando di individuare con precisione il luogo dell’atterraggio finale di Philae: l’esperimento CONSERT .

CONSERT, acronimo di  Comet Nucleus Sounding by Radio wave Transmission, è un esperimento in atto che ‘lavora’ tra Rosetta e Philae, attraverso la trasmissione di segnali radio tra lander e modulo orbitante. Quando l’angolazione è corretta il segnale passa attraverso il nucleo della cometa, permettendo in tal modo di analizzarne l’interno.

I segnali vengono ricevuti sul lander, dove vengono estratti alcuni dati, e poi un nuovo segnale viene immediatamente ritrasmesso a Rosetta, dove si concentra la raccolta di dati sperimentali.

Poiché le onde radio passano attraverso diverse parti del nucleo cometario, si verificano variazioni nel tempo di propagazione e nell’ampiezza delle stesse, variazioni che possono essere utilizzate per determinare le varie proprietà del materiale interno e realizzare una sorta di ‘tomografia’ della cometa.

Ma CONSERT sta tornando utile anche per identificare quale sia la posizione finale nella quale si è posizionato il lander, in sinergia con il lavoro svolto da ESOC Flight Dynamics, il team che ‘sta dietro’ il lander Philae, l’ESA Rosetta Science Ground Segment, e il team che analizza le immagini raccolte dalla fotocamera OSIRIS.

Grazie a misurazioni della distanza tra Rosetta e Philae che vengono effettuate durante i periodi di visibilità diretta tra orbiter e lander, e grazie a quelle effettuate dall’analisi dei dati dell’esperimento CONSERT attraverso il nucleo, gli scienziati sono stati in grado di restringere il campo di ricerca a quello indicato nell’immagine che segue.

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L’area dove si troverebbe Philae dalle stime effettuate grazie ai dati raccolti attraverso l’esperimento CONSERT. Credits: ESA/Rosetta/Philae/CONSERT

OSIRIS e la sua fotocamera ad alta definizione concentreranno la raccolta di immagini in alta risoluzione nella zona indicate dai dati raccolti attraverso CONCERT.

Scoprire con precisione il luogo in cui si trova Philae è di primaria importanza anche per una corretta, e soprattutto completa, lettura dei dati raccolti da CONCERT stesso.