II EDIZIONE DEL CAMPO DI ASTRONOMIA DELL’ESO

Capodanno tra le stelle

un gruppo di 57 studenti liceali di ventuno diversi paesi, da tutta Europa e oltre, parteciperanno alla seconda edizione del Campo di Astronomia organizzato dall'ESO in collaborazione con Sterrenlab dal 26 dicembre 2014 al 1 gennaio 2015 in Val d'Aosta, all'Osservatorio della Val d’Aosta a St. Barthelemy. Tra loro la vincitrice della Borsa di Studio messa in palio da INAF

     10/12/2014

Quale oggetto è più grande? La Luna, che ci appare così luminosa, quando è piena, da poter addirittura sfruttare la sua luce per leggere, o quella piccola stella che luccica sopra il tetto della casa, e ci tiene compagnia nelle notti buie e serene?

Tutti potrebbero facilmente saperlo se potessimo giudicare la distanza degli oggetti semplicemente guardandoli. In realtà è molto difficile, per non dire impossibile, valutare le distanze e le dimensioni degli oggetti non familiari, o non standard, come mi è capitato recentemente osservando le stalattiti in un’enorme grotta carsica, prima dal lato opposto della grotta e poi da vicino. Le distanze degli oggetti astronomici sono ancora più difficili da misurare. Gli occhi non sono uno strumento adeguato e solo per gli oggetti più vicini è possible fare delle misure equivalenti alla nostra visione stereoscopica (cioè confrontando le immagini ottenute dai due occhi). Per quelli più lontani dobbiamo basarci sulle proprietà particolari degli oggetti, utilizzando tecniche sempre più sofisticate.

Proprio queste tecniche saranno oggetto di studio per un gruppo di 57 studenti liceali di ventuno diversi paesi, da tutta Europa e oltre, che parteciperanno alla seconda edizione del Campo di Astronomia organizzato dall’ESO in collaborazione con Sterrenlab dal 26 dicembre 2014 al 1 gennaio 2015 in Val d’Aosta, all’Osservatorio della Val d’Aosta a St. Barthelemy, Nus, Italia. Lezioni, attività pratiche, osservazioni notturne saranno il piatto forte del Campo, condito con attività di gruppo, escursioni e attività sulla neve. L’ESO è responsabile del programma scientifico del Campo.

I ragazzi arrivano da molto lontano: fin da Hong Kong, Messico, Egitto.. e porteranno la loro lingua, la loro cultura, e magari anche qualche piatto tipico delle loro terre da condividere. Per poter comunicare più facilmente, la lingua comune sarà l’inglese. Scienziati internazionali ed educatori condivideranno la vita, le imprese sulla neve, lo studio e la discussione con questi ragazzi, astronomi in erba, scelti tra quasi trecento che avevano fatto domanda.sole francesca

Francesca Dresbach, Eleonora Andreis, Catello Leonardo Matonti, Nicola Borghi, Daniele Spano e Federica Facchin sono i sei ragazzi italiani che sono riusciti a conquistarsi la partecipazione. Francesca ha anche vinto, con la sua presentazione su “Astronomy and myself”, la borsa di supporto al campo messa in palio dall’INAF per il miglior elaborato italiano. Riproduciamo qui una delle immagini ottenute da Francesca: è il Sole attraverso un filtro particolare che mostra una delle più importanti righe di emissione dell’idrogeno.

Nella prima edizione del Campo i ragazzi hanno saputo vivere insieme l’avventura in modo meraviglioso, con partecipazione e coinvolgimento di tutti, rispetto delle regole e dei luoghi e ammirazione per il meraviglioso cielo che sovrasta l’osservatorio. Tutti hanno portato a casa qualcosa di nuovo.